Deborha, portalettere a Palermo: “Così convinco a fare i vaccini”

Il quotidiano La Repubblica, nella sua edizione di Palermo, ha ospitato la storia di Deborha, ventiseienne portalettere in servizio nel capoluogo siciliano. Deborha è protagonista di un racconto davvero significativo: ogni giorno la portalettere, durante il normale esercizio delle sue funzioni, prova a convincere, casa per casa, gli scettici a sottoporsi ai vaccini contro il covid-19.

La tragedia famigliare

Una vera e propria missione quella della dipendente di Poste, impeccabile sul lavoro e sorretta da grandi doti morali: “Ho visto il Covid da vicino, da quando, circa un mese fa, mio padre e mio cugino si sono ammalati di questo virus – ha raccontato nella sua intervista al quotidiano – Mio papà, che era stato vaccinato la settimana precedente, seppur ricoverato in terapia intensiva, è riuscito a guarire. La stessa sorte non è purtroppo toccata a mio cugino. Lui non si era sottoposto al vaccino – continua Deborha – e dopo le ultime interminabili ore in terapia intensiva, ci ha lasciati pochi giorni fa”.

La missione della portalettere

Profondamente turbata per aver vissuto questa drammatica esperienza familiare, adesso la portalettere invita tutti gli utenti che incontra a vaccinarsi: “Sono rientrata al lavoro da pochi giorni – racconta a La Repubblica – e, da allora, tra una raccomandata e una bolletta, chiedo a tutti gli utenti a cui consegno la posta se siano vaccinati o meno. Racconto la mia storia, provo a convincerli a vaccinarsi”. “Sono sempre stata a favore del vaccino, – aggiunge Deborha alla giornalista Miriam Di Peri, autrice dell’articolo – fino a qualche mese fa succedeva spesso che prenotassi la prima dose agli utenti”.

L’assistenza agli anziani

Ciò grazie servizio messo a disposizione da Poste Italiane: la portalettere ricorda come “noi postini, tramite i palmari, possiamo inoltrare la prenotazione per i vaccini all’hub più vicino. Si è rivelato utile, soprattutto tra i più anziani. Davamo una mano, personalmente ho prenotato tantissima gente”. Grazie a questo servizio – conclude la portalettere – “abbiamo tutti la possibilità di dare il nostro contributo. Spero che il mio appello possa raggiungere il maggior numero di persone”.

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