Federated Innovation: così Poste Italiane immagina le città del futuro

Poste Italiane immagina le città del futuro e aderisce al laboratorio della Federated Innovation, promosso da Milano Innovation District. Nasce così un nuovo modello collaborativo pubblico e privato, che annovera Poste Italiane tra le 32 due aziende fondatrici del progetto nei rispettivi settori di specializzazione.

Ricerca e innovazione

Lo scopo dell’iniziativa è quello di generare prodotti di ricerca ed innovazione, coinvolgendo imprese, università, start up, investitori e talenti. Le attività sono incentrate su undici aree tematiche che ruotano attorno a due grandi temi centrali, i quali sono anche presenti all’interno del nuovo Piano Industriale di Poste Italiane: il primo (Futures Over), riguarda il benessere delle persone, il secondo (City of the Future) immagina servizi, mobilità e soluzioni per costruire e abitare le città del futuro in chiave di sostenibilità ambientale e inclusione sociale. Su questo aspetto, come membro fondatore di Federated Innovation, Poste italiane è intervenuta nella sessione dedicata allo sviluppo sostenibile, disegnando gli scenari della logistica del futuro.

La logistica del futuro

Proprio su questi argomenti, assolutamente centrali nella definizione della società del futuro, il TG Poste ha raccolto la testimonianza di Gianluca Celotto, responsabile di ingegneria e processi posta, comunicazione e logistica di Poste Italiane: “L’adesione al laboratorio proposto dalla Federated Innovation è per noi una grande opportunità – sottolinea l’esperto di Poste Italiane – perché il nostro obiettivo è di dare forma alla logistica del futuro. Infatti, non a caso, nell’immediato futuro avremo una logistica che sarà caratterizzata da due elementi indissolubilmente legati tra loro: quello fisico e quello digitale. Dunque, la nostra agenda di qui in avanti sarà totalmente orientata verso la digitalizzazione. La nostra missione sarà infatti quella di sviluppare un modello di logistica sostenibile a livello finanziario ed economico e che si orienti in modo deciso, per esempio, verso la drastica riduzione, fino a toccare un livello zero, delle emissioni di CO2”.