La portalettere di Nembro: “Dal lockdown mai smesso di fare il mio lavoro”

Eliana è la portalettere di Nembro divenuta il simbolo della lotta alla pandemia. Al settimanale Grazia, ha raccontato l’impegno di Poste italiane nella campagna vaccinale. Nell’articolo si legge che la 47enne dipendente di Poste, lo scorso anno ha anche rappresentato l’azienda per la quale lavora alla Messa da Requiem di Giuseppe Verdi per le vittime del Covid, che è stata officiata nel Duomo di Milano. Durante tutto il periodo di emergenza sanitaria, la portalettere non ha mai smesso di svolgere il suo lavoro con coraggio e professionalità, continuando le consegne nelle case di Nembro, in provincia di Bergamo, uno dei paesi più colpiti dalla pandemia.

In prima linea

L’articolo del settimanale sottolinea come Poste Italiane continui a essere in prima linea nella lotta contro il Coronavirus, mettendo a disposizione, per la prenotazione del vaccino, la propria piattaforma informatica, grazie ai palmari dei postini: “Tanti utenti si sono rivolti a me per la prenotazione del vaccino – sottolinea Eliana – basta un documento e un codice fiscale e noi rilasciamo uno scontrino con la prenotazione”. Il periodo più duro della pandemia non sembra dimenticato: “Ma io non ho mai smesso di fare il mio lavoro – dice la postina – tra i tanti aneddoti, ricordo un pensionato che aiutava i bambini ad attraversare la strada e che un giorno mi ha abbracciata, dicendomi che ero la sua postina del cuore”. La storia della postina Eliana è finita anche nel docufilm di Gabriele Salvatores “Fuori era Primavera”.

Il ritorno alla normalità

Al settimanale, Eliana ha raccontato il lento ritorno alla normalità: “Ora le persone, ogni volta che consegno una raccomandata, mi chiedono come sto. Hanno voglia di chiacchierare, di riprendere i contatti”. La pandemia ha insegnato alla portalettere a “dire più spesso ti voglio bene alle persone che amo”, perché i veri sentimenti, in periodi di difficoltà, sono tornati ad essere significativi nella vita di molte persone. Eliana è una delle 123.000 dipendenti di sesso femminile che lavorano in Poste Italiane, un’azienda nella quale vi sono il 54% di lavoratrici donne e dove la componente femminile del Consiglio di Amministrazione raggiunge il 44,4%.