Impianti fotovoltaici: Poste Italiane così taglia i consumi di energia

Gli investimenti di Poste Italiane nel settore delle energie rinnovabili sono il tema di un approfondimento del quotidiano La Notizia Lo spunto sono i due progetti pilota sull’edificio di Milano in via Pindaro e quello installato presso la sede centrale di Roma, che apriranno la strada alle centinaia di impianti fotovoltaici che Poste Italiane intende installare in tutti gli uffici d’Italia, ma è l’occasione per fare il punto sui tanti altri progetti nel settore.

Innovazione e sostenibilità al centro del piano strategico

Del resto, come spiega l’articolo a firma di Sergio Patti, Poste Italiane “ha assunto impegni molto ambiziosi sulla Carbon Neutrality, obiettivo fissato al 2030, quindi con 20 anni in anticipo rispetto a quanto previsto dall’Ue in seguito agli accordi sul clima di Parigi. Il nuovo piano strategico quadriennale “2024 Sustain e Innovate” presentato a marzo scorso dall’Ad Matteo Del Fante mette al centro della strategia aziendale, oltre a quello dell’innovazione, il tema della sostenibilità che viene declinato in otto pilastri, tra cui la decarbonizzazione degli immobili e della logistica”. Già oggi il 95% del fabbisogno di energia elettrica proviene da fonti 100% rinnovabili certificate con garanzia all’origine, ma l’obiettivo del piano strategico è conseguire una crescita responsabile e accompagnare il percorso di sostenibilità e integrità sociale dell’Italia, con una strategia strutturata allineata agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Onu.

Gli impianti fotovoltaici a Poste Italiane

Sul fronte degli immobili, Poste Italiane lavora alacremente e l’installazione di impianti fotovoltaici sulle coperture degli edifici aziendali è già in fase di realizzazione. “I lavori – si legge nell’articolo – sono partiti nel 2019 grazie anche ai finanziamenti della Banca Europea degli Investimenti. L’investimento complessivo supera i 30 milioni di euro milioni entro il 2029 e consentirà di coprire circa il 4% del fabbisogno energetico di Poste Italiane”. Milano e Roma, come spiegato, saranno su questo fronte le battistrada.

Efficientamento energetico e grandi hub

Un altro tema caro a Poste Italiane è quello dell’efficientamento energetico degli immobili, sia di proprietà che in affitto, dove l’obiettivo è ovviamente la riduzione dei consumi di energia elettrica, gas e acqua. “Sono previsti – come spiega l’articolo – 2.000 edifici ‘Smart’ con il taglio di 8 GWh di consumi grazie alla gestione ‘intelligente’ e da remoto degli impianti di raffrescamento e riscaldamento. Da installare circa 150mila plafoniere LED (delle quali 25mila in edifici industriali), sostituire 97 caldaie e aggiungere 30 schermi all’ingresso dei centri di meccanizzazione postale perla pubblicazione dei dati di consumo oltre a misuratori gas negli edifici più energivori”.

Investimenti e tecnologia

Non solo. L’attenzione alla sostenibilità di Poste Italiane è un ulteriore progetto dedicato al rinnovo complessivo della rete di distribuzione pacchi con l’istallazione di impianti fotovoltaici sui nuovi Hub collocati a Milano, Bologna e Roma per una potenza totale di 800 KW. L’esempio qui è il nuovo Hub, inaugurato lo scorso giugno nel pavese, a Landriano, che adotta soluzioni tecnologiche estremamente avanzate che permettono di lavorare 300mila pacchi al giorno, garantendo consegne rapide in tutta Italia. Un investimento da 60 milioni, che ha previsto l’installazione di 2500 pannelli fotovoltaici di ultima generazione in grado di generare energia elettrica per l’80% dei consumi dell’impianto. Grande attenzione è stata dedicata anche all’arredo esterno e ai servizi, con piste ciclopedonali adiacenti alle aree verdi e panchine all’aperto.

Gli hub e gli sforzi ambientale

Ma l’articolo punta i fari anche su altri due esempi. Il primo è l’Hub e-commerce e Corriere Espresso di Roma, che in realtà ha sede nel reatino, a Passo Corese: “Attivato nel 2020, con un costo di circa 30 milioni – si legge – qui i pannelli fotovoltaici soddisfano l’80% del fabbisogno energetico”. Altro esempio, l’hub di Bologna: “Inaugurato a luglio 2019 – spiega l’articolo – ha un sistema automatico per lo smistamento capace di lavorare ogni giorno 250mi1a pacchi, anche di dimensioni extra-large. Costato 50 milioni tra fabbricato e tecnologie, dispone di pannelli fotovoltaici per una potenza di 300 kWp. Rilevante, infine, lo sforzo ambientale sulla flotta operativa, con l’obiettivo di dotare diverse città di veicoli solo elettrici o ibridi”.