Un lavoro a Poste Italiane: tutto è cominciato per pagarsi gli studi

Un lavoro da portalettere per pagarsi gli studi, poi assunto da Poste Italiane. Quando ha cominciato a lavorare, Alessio non immaginava di aver trovato uno sbocco professionale all’interno di Poste Italiane.

Nuove assunzioni nel Padovano

Il quotidiano Il Mattino di Padova spiega come nel biennio 2021-22 nel patavino siano state già 63 le nuove assunzioni da inizio anno da parte dell’azienda, che vanno a sommarsi alle 59 dello scorso anno. Di queste, 34 risorse sono state selezionate dal mercato e andranno a rafforzare l’organico degli uffici postali della provincia di Padova, tra operatori di sportello e specialisti consulenti finanziari, mentre altre 88 sono state inserite nella filiera logistico postale, avendo già lavorato in passato con Poste Italiane come portalettere o addetti allo smistamento con uno o più contratti a tempo determinato e per una durata complessiva di almeno 9 mesi.

Alessio, una scelta premiata

Fra questi ultimi c’è Alessio, trentenne laureato in Legge con un master in diritto dei trasporti e logistica intermodale. Alessio aveva iniziato a lavorare in Poste Italiane con contratti a tempo determinato per pagarsi gli studi. Dal 2019 lavora stabilmente in uno dei due centri di distribuzione della città; è attualmente il portalettere nella zona dell’Arcella-San Gregorio.

Un lavoro “al passo coi tempi”

Si definisce “un testimone del cambiamento epocale avvenuto negli ultimi anni e accelerato dalla pandemia”. Perché il lavoro del portalettere di Poste Italiane è cambiato come è cambiata la società: oltre alla posta classica, oggi il postino consegna prodotti dell’e-commerce, in tempi certi e veloci. E anche la tradizionale bolla cartacea è oggi rimpiazzata dal palmare. Senza ovviamente mai dimenticare l’aspetto umano, fondamentale nel rapporto con l’utenza anche per chi è in strada.