I consulenti di Poste: “La gente ha fiducia in Poste”

I ricavi del segmento Servizi finanziari di Poste Italiane sono aumentati nel terzo trimestre del 2021, su base annua, dell’11,2% a € 1,3 miliardi (+2,8% rispetto ai primi nove mesi del 2020 a € 3,7 miliardi), con un margine di interesse (NII) stabile. Nel terzo trimestre i ricavi lordi (inclusi i ricavi da distribuzione) sono aumentati del 9,3% anno su anno, a € 1,5 miliardi (+4,4% anno su anno rispetto ai primi nove mesi del 2020 a € 4,3 miliardi) e risultano resilienti, supportati dalla gestione attiva del portafoglio e dalle attività di wealth management. Nel terzo trimestre il margine di interesse è cresciuto anno su anno dell’1,0% a € 390 milioni (-4,5% anno su anno a € 1,1 miliardi nei primi nove mesi del 2021), con una raccolta netta positiva rinveniente dai depositi e il contributo dagli acquisti di crediti fiscali che hanno mitigato l’impatto dei minori tassi di interesse.

I risultati nel dettaglio

Le commissioni di distribuzione del risparmio postale sono diminuite del 10,1% anno su anno nel terzo trimestre del 2021 a € 432 milioni (-4,7% anno su anno a € 1,3 miliardi nei primi nove mesi del 2021), rispetto ad un terzo trimestre del 2020 particolarmente favorevole, ma risultano in linea per raggiungere gli obiettivi del 2021. Le commissioni da distribuzione di prestiti personali e mutui ipotecari sono diminuite del 4,8% nel terzo trimestre del 2021, anno su anno, a € 55 milioni (+31,7% anno su anno a € 188 milioni nei primi nove mesi del 2021), influenzate dalla rilevazione di accantonamenti a fronte di potenziali rimborsi anticipati in un contesto caratterizzato da tassi di interesse più bassi. I ricavi da servizi di incasso e pagamento sono diminuiti nel terzo trimestre del 2021 del 5,2%, anno su anno, a € 197 milioni (-2,7% anno su anno nei primi nove mesi del 2021 a € 592 milioni), a causa di minori volumi complessivi dei bollettini postali mitigati dal repricing introdotto nel mese di agosto. Le commissioni da risparmio gestito sono aumentate nel terzo trimestre del 2021 del 25,3% anno su anno a € 30 milioni (+22,3% anno su anno nei primi nove mesi del 2021 a € 88 milioni), supportate dall’efficace modello di consulenza attivato e dal successo nell’introduzione dei fondi ESG e multi-asset nell’ambito dell’offerta dei prodotti. Il totale delle attività finanziarie ha raggiunto € 582 miliardi nei primi nove mesi del 2021 (in aumento di € 13 miliardi rispetto a dicembre 2020), al di sopra degli obiettivi previsti nel Piano “24SI”, trainato da una raccolta netta di € 10,5 miliardi e da un effetto positivo sui valori di mercato degli attivi pari a € 2,9 miliardi. Le Riserve tecniche nette sono aumentate di € 4,7 miliardi, grazie alla raccolta netta di € 6,2 miliardi, e i depositi hanno registrato una raccolta netta di € 7,8 miliardi , supportati da tutte le categorie. Il Risultato operativo (EBIT) è stabile nel terzo trimestre e pari a € 180 milioni, registrando una variazione del -0,5% anno su anno (in calo del 6,4% anno su anno nei primi nove mesi del 2021 a € 542 milioni), principalmente per effetto dei maggiori costi infrasettoriali riconosciuti alla rete.

I settori assicurativi

I ricavi del settore assicurativo sono diminuiti, anno su anno, del 10,4% nel terzo trimestre 2021 e sono pari a € 406 milioni di euro (+22,1% anno su anno nei primi nove mesi del 2021, pari a € 1,5 miliardi), in linea con le previsioni. Anche i ricavi del Ramo Vita sono diminuiti nel terzo trimestre del 2021, su base annua, del 10,0% a € 376 milioni (+24,9% anno su anno nei primi nove mesi del 2021, pari a € 1,4 miliardi), in quanto il margine finanziario ha risentito di maggiori retrocessioni agli assicurati, dopo un secondo trimestre record che ha beneficiato di favorevoli condizioni di mercato. Nel terzo trimestre del 2021 i ricavi del Ramo Danni sono diminuiti su base annua del 16% a € 31 milioni (-5,7% anno su anno nei primi nove mesi del 2021, pari a € 104 milioni), influenzati da un numero minore di sinistri registrati nel 2020, dovuto al lockdown, e da una quota crescente di polizze collettive (welfare), caratterizzate da maggiori richieste di risarcimento, nonché da un incremento nella quota dell’offerta modulare con maggiori garanzie riconosciute all’assicurato. La performance commerciale procede bene sia nel Ramo Vita che nel Ramo Danni, con i premi lordi del Ramo Danni in crescita del 33,7%, anno su anno, a € 75 milioni (+29,3% anno su anno nei primi nove mesi del 2021, pari a € 239 milioni) con ticket medi più alti del previsto. Il risultato operativo (EBIT) è sceso nel terzo trimestre del 2021 del 15,7%, su base annua, a € 235 milioni (+25,1% anno su anno nei primi nove mesi del 2021, pari a € 893 milioni) e risulta in linea con i nostri ambiziosi obiettivi. Alla fine di settembre 2021, il Solvency II Ratio del Gruppo Assicurativo Poste Vita si è attestato al 289%, con le misure transitorie che forniscono un cuscinetto aggiuntivo per far fronte alla potenziale volatilità del mercato.