Un francobollo per Procida, capitale della cultura

Da Papa Francesco al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal Nobel per la Fisica Giorgio Parisi, al pescatore-eroe di Lampedusa Vincenzo Partinico: sono 22 le lettere dall’alto valore simbolico, indirizzate a personalità in sintonia con la filosofia di Procida capitale italiana della cultura, partite oggi e tutte affrancate con un francobollo speciale, emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico e Poste Italiane per celebrare Procida Capitale Italiana della Cultura 2022 e presentato sull’isola.

La cultura non isola

Ventidue lettere sul futuro – si sottolinea – indirizzate ad altrettanti ambasciatori mondiali di coraggio, inclusione, libertà, sostenibilità e immaginazione. È il modo con il quale Procida 2022 – con l’evento “La cultura non isola, affranca” – ha inteso celebrare la centralità della riflessione condivisa e della parola scritta. Il francobollo (300 mila esemplari di tiratura, valore della tariffa B pari a 1,10 euro) è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente e riproduce la tipica architettura delle case popolari procidane su cui svetta il logo di Procida 2022. Le prime affrancature sono state effettuate il 22 gennaio scorso dal direttore di Procida 2022, Agostino Riitano, dal sindaco Dino Ambrosino e dall’assessore al Turismo della Regione Campania, Felice Casucci.

I destinatari della speranza

Tra i destinatari figurano anche l’astronauta Samantha Cristoforetti, Ilaria Cucchi, Emergency, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati Filippo Grandi, Haoua (una delle migranti ospiti dello Sprar di Procida), il maestro di strada Antonio La Cava, l’organizzazione no-profit LiscaBianca, l’attivista pakistana Malala Yousafzai, Bartolo Mercuri, il Nobel per la Pace Dmitry Muratov, la fondatrice del presidio anticamorra Gridas Mirella La Magna Pignataro, l’atleta paralimpica Veronica Plebani, Liliana Segre, il sindacalista anti-caporalato Aboubakar Soumahoro, Greta Thunberg, Patrick Zaki, l’artista cinese Ai Weiwei e gli operai della Whirpool.