Una bambina rischia di soffocare, la portalettere le salva la vita

Una portalettere coraggiosa ha utilizzato la sua esperienza e salva la vita a una bambina che rischiava di soffocare. Lo riferisce il quotidiano La Nuova Sardegna.

La richiesta d’aiuto

Monica, che consegna lettere e pacchi per Poste Italiane a Nurachi, in provincia di Oristano, era in servizio lo scorso 20 dicembre quando, durante il suo lavoro, ha sentito il grido di aiuto di una madre che aveva in braccio la figlia. Effettuando una manovra anti-soffocamento la portalettere salva la vita alla bambina alla quale era andato di traverso un boccone. Monica racconta la vicenda al quotidiano sardo: “Stavo effettuando il normale giro di consegna della posta con l’auto aziendale, quando ho sentito qualcuno gridare aiuto. Ho aperto la portiera e continuavo a sentire la voce di una donna che chiedeva soccorso. Mi sono girata e ho visto una ragazza che, in un cortile poco distante, teneva in braccio una bambina molto piccola. Si è rivolta a me chiedendomi di chiamare subito il 118 perché la bambina stava soffocando”.

Pochi secondi, ma decisivi

Invece di chiamare i soccorsi la donna ha deciso di intervenire in prima persona, mettendo in pratica le nozioni di primo soccorso che conosceva: “Ho detto alla madre – prosegue -che avrei potuto fare la manovra di Heimlich, che anche lei nel frattempo stava provando a fare, senza esito. Al mio secondo tentativo, la piccola quando ormai era violacea, ha espulso dalla bocca un pezzetto di formaggio che aveva in gola e che le impediva di respirare”.

I complimenti di cittadini e colleghi

Subito dopo l’intervento, mentre la bimba è scoppiata in un pianto liberatorio, la portalettere ha dato un bacio alla bambina e l’ha restituita alla madre, attendendo poi l’arrivo del 118, nel frattempo da lei chiamato. Successivamente è tornata al suo lavoro per Poste Italiane. A Nurachi in tanti le hanno fatto i complimenti per il coraggio dimostrato e la prontezza di riflessi: “A mente fredda mi sono chiesta se avessi agito correttamente. Ma la madre della bimba mi ha rassicurato, dicendomi che avevo agito per il meglio, e mi ha ringraziata”, dice.