Argento storico dopo l’infortunio per Sofia Goggia nella discesa a Pechino, bronzo a Delago

Incredibile impresa di Sofia Goggia nella discesa femminile alle Olimpiadi di Pechino 2022: a Yanqing la campionessa bergamasca, a soli 23 giorni dall’infortunio patito a Cortina d’Ampezzo, ha vinto la medaglia d’argento alle spalle della svizzera Corinne Suter. Per Goggia si tratta della seconda medaglia olimpica consecutiva dopo l’oro in discesa a PyeongChang 2018. Sul podio anche l’altra azzurra Nadia Delago per una doppietta argento-bronzo storico per l’Italia.

La favola di Sofia

“È una favola a cui ho saputo credere, perché a Cortina dopo l’infortunio sembrava un sogno andato in fumo”. Sofia Goggia si gode l’argento nella libera e ringrazia “i medici che mi hanno detto se ci credi davvero puoi farcela – racconta l’azzurra ai microfoni della Rai – e si sono presi la responsabilità di farmi gareggiare. E ringrazio quanti in questi giorni mi hanno sostenuto, la medaglia è anche vostra. Mi dispiace un pochino per l’oro, ma più di così non potevo fare”. “Il momento più difficile è stato quando ho rimesso gli sci qui alle Olimpiadi e sapevo che dovevo fare una progressione enorme, avevo paura sciare anche in campo libero – continua l’azzurra – a fidarmi della mia gamba, a fidarmi di me stessa nuovamente perché non sentivo ancora bene il ginocchio. Ho sempre avuto in me una luce che mi ha guidata e di questo sono tanto grata. In questi 23 giorni ho veramente creduto altrimenti non sarei riuscita a fare quello che ho fatto oggi”.

I complimenti di Mattarella

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato al presidente del Coni Giovanni Malagò a Pechino. “La prego di rivolgere alle atlete e agli atleti italiani i miei complimenti per i risultati sinora conseguiti e per il comportamento avuto in queste Olimpiadi – ha detto il Capo dello Stato -. Siete stati molto bravi, continuate così. Un particolare saluto va a Sofia Goggia. L’ho seguita, ho visto quanti sacrifici ha fatto per tornare dopo l’infortunio. A lei i miei più vivi apprezzamenti, ovviamente da estendere ai tecnici, ai dirigenti e alle federazioni. Al vostro rientro in Italia vi aspetto al Quirinale”.