Alto Adige, la vita del portalettere nel paesino senza numeri civici

Anand, insieme ad i suoi colleghi portalettere di Tesimo, deve affrontare ogni giorno una problematica molto particolare. Nel borgo in cui lavora, spesso, le case non hanno i numeri civici.

Il racconto di Anand

“Ho iniziato a lavorare a Tesimo cinque anni fa – racconta Anand a TG Poste -. All’inizio era dura, perché non c’erano i numeri delle case, o se c’erano erano ripetitivi; per esempio, in una via ci sono tre numeri uno”. Un altro problema che Anand sottolinea è anche l’apparente illogicità di questi numeri “può capitare che sulla destra di una via ci si ritrovi 47, 5, 2, 4 e così via”. Per risolvere il problema, Anand si è recato al comune e ha chiesto i vari indirizzi, cercando di venire a capo di questa situazione. “Mi fermavo ad un civico – prosegue il portalettere – e chiedevo agli abitanti se conoscessero le persone che stavo cercando. Col tempo ho imparato a conoscere tutti per nome e cognome”.

La comunità di Tesimo

L’impegno di Anand lo ha reso parte della comunità di Tesimo. A riguardo, ricorda un episodio particolare: si trovava all’interno di un cortiletto e, per ripartire, aveva necessità di montare le catene, quando il proprietario della casa lo raggiunge. “Mi dice di salire in macchina e, dopo due o tre minuti, scende con i guanti. Mentre ero in macchina mi monta le catene, mentre sua mamma mi prepara un tè caldo”. Tesimo è un piccolo borgo di montagna, e spesso si ritrova anche isolato. A riguardo, Anand racconta che “essendo un paesino, sono pochi quelli che scendono in centro città. In questo modo diventiamo per alcuni noi portalettere il telegiornale”.

Qui sopra, il servizio del TG Poste.