Dalla transizione green alla sicurezza: i risultati della crescita sostenibile di Poste:

La solida performance di Poste Italiane nel primo trimestre acquisisce ancor più valore perché avvenuta in un anno iniziato in uno scenario economico generale fortemente condizionato da alcuni fattori, che stanno incidendo sulle prospettive di crescita future e conseguentemente sul sentiment dei mercati. Come analizza l’Azienda in una nota, le tensioni geopolitiche per il conflitto nel territorio Russo-Ucraino, l’inflazione, l’aumento dei tassi d’interesse e gli ultimi lockdown imposti dal governo cinese per la recrudescenza dei contagi da Covid-19 rappresentano “le principali sfide alla crescita economica generale che stanno inducendo le principali Banche e Istituzioni mondiali a rivedere al ribasso le stime di crescita per l’anno in corso e che aumentano il contesto generale di aleatorietà e turbolenza nei mercati”.

Lo scenario

Le previsioni future sono dunque strettamente correlate all’evoluzione dello scenario di riferimento e in particolare alla durata e portata del conflitto Russo-Ucraino e delle relative ricadute sui prezzi delle materie prime, sulla limitata disponibilità di fattori produttivi e di flussi energetici. Il Governo italiano – prosegue Poste – è intervenuto per mitigare gli effetti dei rincari delle materie prime introducendo, rispettivamente, obblighi specifici in tema di procedure di acquisto sottoposte al Codice degli Appalti ovvero agendo direttamente sulle componenti dei prezzi dell’energia e gas.

Il “porto sicuro” degli italiani

Il Gruppo Poste Italiane ha storicamente dimostrato resilienza nei momenti di turbolenza finanziaria, affermandosi anzi come un “porto sicuro” per i risparmiatori, grazie a un portafoglio di offerta finanziaria caratterizzato da prodotti con contenuta volatilità che continuerà a mantenere, anche in futuro, il Risparmio Postale al centro della strategia di sviluppo. La struttura dei costi del Gruppo, inoltre, include un’esposizione limitata nei confronti dei settori caratterizzati da elevata pressione sui prezzi. Il Gruppo si approvvigiona e compete principalmente nell’ambito del mercato domestico, non ha unità produttive dislocate nei paesi colpiti dal conflitto, o limitrofi, e ha limitati rapporti commerciali con tali Paesi; pertanto, non ha ripercussioni dirette che potrebbero comportare impatti significativi sui vari business o ricadute di rilievo sulla propria redditività. Il Gruppo beneficia inoltre di azioni poste in essere in momenti di mercato favorevoli, finalizzate a mitigare le oscillazioni di prezzo dei fattori produttivi, come ad esempio operazioni di copertura dal rischio di oscillazione dei prezzi del carburante ovvero stipula di forniture con prezzi “bloccati” per tutto l’anno in corso e parte del 2023.

La strategia futura

A conferma di ciò i risultati conseguiti nel corso del primo trimestre sono solidi, con ricavi in crescita rispetto al 2021 e il risultato operativo che beneficia del continuo focus del management sulla razionalizzazione e controllo dei costi. In coerenza con la strategia delineata nel Piano Industriale “24SI Plus”, che prevede la differenziazione dell’offerta in segmenti di mercato con elevate prospettive di crescita, il Gruppo nel mese di maggio ha perfezionato l’operazione di acquisizione di Plurima, società leader nella logistica sanitaria. L’acquisizione della società LIS accelererà inoltre la realizzazione della strategia omnicanale del Gruppo, favorendo la transizione verso i pagamenti digitali e consolidando la crescita nel business del proximity payment. Rimarrà strategico lo sviluppo dei segmenti del risparmio assicurativo e del Risparmio Postale sui quali proseguirà l’impegno verso la digitalizzazione dell’offerta e della clientela nonché lo sviluppo di iniziative volte al miglioramento della customer experience sul canale fisico. Sono pianificati investimenti a supporto della crescita dei pacchi, dei pagamenti digitali e della protezione, con offerte mirate a ridurre la sottoassicurazione del Paese.

Carbon neutrality ed energia

Nel percorso di transizione intrapreso verso la carbon neutrality entro il 2030, proseguiranno gli investimenti e le iniziative strategiche, quali il rinnovo della flotta di recapito con mezzi a basse emissioni, l’installazione di pannelli fotovoltaici per l’approvvigionamento energetico e l’efficientamento degli immobili. Confermato infine l’ingresso nel settore dell’energia nel corso dell’anno, con un’offerta 100% green basata unicamente su fonti rinnovabili.