“Piemonte digitale 2030”, un aiuto ai Comuni per accedere al Pnrr
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“Piemonte digitale 2030”, un aiuto ai Comuni per accedere al Pnrr

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Un nuovo programma che la Regione ha voluto creare per sostenere ed accompagnare i Comuni piemontesi nell’accesso ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Una squadra a disposizione delle amministrazioni: dal 30 giugno “Piemonte digitale 2030” è realtà. Si tratta del nuovo programma che la Regione ha voluto creare per sostenere ed accompagnare i Comuni piemontesi nell’accesso ai fondi per la trasformazione digitale, a partire dai bandi del Pnrr attualmente aperti, grazie ad un gruppo di professionisti ed esperti di Csi e Torino Wireless che fornirà assistenza progettuale e procedurale in collaborazione con gli altri enti che operano a supporto di questi aspetti. La squadra è a disposizione delle amministrazioni, soprattutto le più piccole e con maggiore necessità di supporto.

Supportare i Comuni, spina dorsale del Piemonte

Per il presidente della Regione e gli assessori all’Innovazione e alle Attività produttive si tratta di un’iniziativa importantissima per supportare i Comuni, stare al fianco soprattutto di quelli piccoli, che costituiscono la spina dorsale del Piemonte e che sono meno strutturati. Il Pnrr offre una mole di risorse e di opportunità, ma occorre favorire la conoscenza e assistenza e la Regione, all’interno della strategia di rafforzamento dell’ecosistema pubblico, intende supportare gli enti e agevolare il processo di trasformazione digitale che migliorerà la vita dei cittadini fornendo gli strumenti e le conoscenze necessarie per affrontare la sfida.

Il Pnrr per la trasformazione digitale

A livello nazionale sono disponibili 260 milioni di euro, suddivisi in 5 grandi misure: migrazione al cloud per trasferire sistemi, dati e applicazioni certificati e sicuri; consolidamento della piattaforma PagoPA come punto privilegiato di contatto tra enti e cittadini per le transazioni economiche; adozione dell’app IO, che permetterà di notificare gli atti amministrativi a valore legale alle persone fisiche e giuridiche; incremento dell’adozione dell’Identità digitale con Spid e carta d’identità elettronica; adeguamento dell’esperienza dei cittadini nei servizi pubblici a standard di accessibilità e usabilità. Le risorse saranno assegnate in ordine di prenotazione fino al 2 settembre con l’erogazione di voucher, somme predefinite per tipologia e dimensione dell’amministrazione locale. Aderendo a tutte e 5 le misure previste i piccoli Comuni fino a 2.500 abitanti potranno contare su importi fino a 184.000 euro, quelli fino a 5.000 abitanti su 214.000 euro, i Comuni fino a 100.000 abitanti su 889.000 euro e quelli fino a 250.000 abitanti su oltre 1,7 milioni.