Cinzia Tani: “Conservo ancora con cura la lettera con i complimenti di Camilleri”

“Ho iniziato a scrivere quando ero molto piccola. Da sempre, poi, sono stata una grande lettrice. Divoravo libri, mi informavo, mi appassionavo alla storia e ai suoi personaggi”: inizia così la chiacchierata con Cinzia Tani, giornalista e scrittrice, autrice e conduttrice di programmi radiotelevisivi di successo, tra cui “Il caffè di Rai Uno”, “Visioni Private”, “FantasticaMente”, “Assassine” e “Italia mia benché”. Nel 2004 Cinzia Tani è stata anche nominata Cavaliere della Repubblica per meriti culturali: “Per me, scrivere, è un’esigenza di vita – racconta con entusiasmo Cinzia, protagonista di trasmissioni amatissime dal pubblico – tanto che non avevo mai pensato di fare la tv. Almeno fin quando non si verificò una coincidenza che, ancor oggi, definisco incredibile: ero stata invitata in tv per presentare il mio primo libro, Sognando California. Giovanni Minoli apprezzava il mio modo di raccontare e di scrivere e, così, nello stesso anno, mi ha proposto di condurre lo spazio esterno del suo Mixer Cultura. Un’occasione inaspettata per me, ma che mi riempì di gioia: andavo ad occuparmi di quello che mi era sempre piaciuto”.

La formula giusta

Cinzia Tani è una scrittrice di grande qualità. Ha pubblicato per Mondadori libri di successo come Assassine (1998), Nero di Londra (2001), Amori crudeli (2003), L’insonne (2005), Sole e Ombra (2007, premio Selezione Campiello), Lo stupore del mondo (2009), Charleston (2010), Io sono un’assassina (2011), Il bacio della dionea (2012), Mia per sempre (2013), La storia di Tonia (2014), Il capolavoro (2017), Figli del segreto (2018), Donne di spade (2019), rispettivamente primo e secondo volume della trilogia “Il volo delle aquile”: “L’attrazione verso il mistero e uno sfondo storico sempre ben delineato: a me piace muovermi seguendo questi scenari – afferma la scrittrice – scelgo eventi lontani per raccontarli al mio pubblico, con la speranza di farli appassionare ai grandi eventi della storia”. E Cinzia Tani ha anche trovato la formula giusta per farlo: “Il lettore – racconta – bisogna farlo appassionare ai personaggi, inserendo elementi di fiction accanto a fatti realmente accaduti. Trovo infatti che la storia e i grandi personaggi che l’hanno attraversata debbano essere visti sotto un’altra veste. La storia non è nozionismo, una mera elencazione di date: io scelgo eventi lontani e, sullo sfondo di questi, creo personaggi in grado di appassionare il lettore”.

Il thriller in Alaska

Lo stesso accattivante leitmotiv che caratterizza Quella Notte a Valdez, il nuovo thriller di Cinzia Tani, disponibile nelle librerie e negli store, Vallecchi Firenze editore: “È un thriller ambientato in Alaska con una protagonista d’eccezione – spiega l’autrice – un libro di segreti e misteri di grande attualità, perché si parla di petrolio, ambiente e del disastro del 1989 quando la superpetroliera Exxon Valdez andò contro una scogliera perché il capitano era ubriaco e dormiva in cabina. Lo sversamento di 41 milioni di litri di petrolio ha prodotto un disastro ecologico che dura ancora”. Un libro che descrive dunque lo sfacelo della vita di un popolo, il potere del petrolio, la sopraffazione: tante attinenze con quello che sta accadendo oggi con la guerra in Ucraina: “Sono giorni terribili – afferma Cinzia Tani – mai avrei immaginato di descrivere uno scenario così attuale – ma, forse anche per questo, Quella Notte a Valdez può aiutare il lettore ad affrontare i tempi che stiamo vivendo”. Nel nuovo romanzo storico noir di Cinzia Tani ancora una volta si evidenzia la sua grande abilità e la tendenza nel descrivere con assoluto spirito analitico i tratti psicologici più nascosti di ciascun personaggio: “Ma io non giudico mai i personaggi che metto in scena nei miei libri – racconta la scrittrice – perché è il lettore che deve farlo. Nei miei corsi di scrittura creativa, che dirigo da quasi trent’anni, chiedo sempre ai miei giovani scrittori di dimenticarsi di loro stessi, quando scrivono. Un vero scrittore deve infatti estraniarsi, gli autori non devono entrare nel libro che scrivono: solo così si possono dipingere storie davvero appassionanti”.

Le parole del Maestro

Cinzia Tani è donna di lettere, da sempre: “Nelle numerose biografie al femminile che ho scritto – dichiara – l’elemento rappresentato dalla corrispondenza ha sempre avuto un ruolo centrale. Anzi, menomale che esistono le lettere: mi hanno sempre aiutata a descrivere, nei miei libri, la vita di un personaggio”. Anche oggi il suo rapporto con le Poste e la corrispondenza è molto stretto: “Tutte le mie storie d’amore hanno avuto inizio da una lettera – confida Cinzia – in casa conservo scatoloni pieni di lettere. Una, me la scrisse Andrea Camilleri, ed è forse quella alla quale tengo di più: mi faceva i complimenti, perché aveva apprezzato particolarmente i contenuti de L’Insonne, un mio libro”. Il futuro di Cinzia Tani è ancora contraddistinto dalla scrittura: “Nei mesi scorsi, stavo scrivendo la biografia di grandi personaggi, focalizzando l’attenzione sulla loro adolescenza – conclude – perché queste tematiche avrebbero dovuto rappresentare il tema del mio prossimo racconto. Fino a quando non mi sono imbattuta in una figura eccezionale di donna, che mi ha letteralmente affascinata. Mi sono immediatamente detta che a lei avrei dovuto dedicare il mio prossimo libro. Non posso ancora svelarne il nome. Ma posso assicurare che saranno pagine di rara intensità”.