Dall'Australia torna in Italia per fare la portalettere: “Ora sono felice”

Se le statistiche dicono che sempre più giovani lasciano l’Italia per provare a costruirsi un futuro all’estero, grazie a Poste Italiane c’è chi riesce a fare la scelta inversa e ne va fiera. È la storia di Eleonora, di Oriolo Romano (Viterbo), una delle 53 persone assunte nella Tuscia da Poste Italiane tra il 2022 e il 2023. Ne parla la pagina viterbese del Messaggero.

La chance in Italia

Laureata in Mediazione linguistica, 34 anni, Eleonora era una di quei giovani che avevano scelto l’estero per vivere e lavorare. Prima Londra, poi Sidney. Ma proprio quando stava per fare le valigie di nuovo e tornare in Australia, a sorpresa è arrivato un’opportunità in Italia e oggi è portalettere a Montefiascone. Delle 53 persone assunte, si legge nell’articolo “17 sono complessivamente i nuovi ingressi relativi al 2023. In particolare, 30 sono risorse inserite nel settore del recapito e applicate nei cinque centri e presidi di distribuzione del territorio, mentre 23 sono i nuovi ingressi che sono andati a rafforzare gli organici degli uffici postali di Viterbo e provincia, tra operatori di sportello e specialisti consulenti finanziari”. Eleonora è entrata in Poste Italiane con contratto a tempo indeterminato da giugno 2022.

L’invio del curriculum

In Australia, Eleonora lavorava nel campo della ristorazione, dopo aver perfezionato la lingua a Londra: “Sono tornata dall’Australia appena iniziato il Covid per paura di non poter rientrare per un lungo periodo – racconta al quotidiano- ma con l’intenzione di tornare lì il prima possibile. Quasi per gioco, mentre ero in Italia, ho inserito il cv nella sezione “Lavora con noi” di Poste Italiane e dopo qualche mese sono stata contattata per il test e successivamente per il colloquio e la prova con il motorino. Ero stata assunta, ma per un periodo determinato. L’idea di tornare in Australia, pertanto, era ancora viva ma, con grande sorpresa, quando Poste Italiane mi ha chiamato per la firma del contratto a tempo indeterminato la scelta di rimanere in Italia ha prevalso senza alcun dubbio”.

Nessun rimpianto per l’Australia

Oggi Eleonora è felice di non dover più rimpiangere l’Australia: “Anche se svolgo un’attività che non è attinente alla mia specializzazione, sono molto soddisfatta del mio lavoro. È molto impegnativo, ma dà soddisfazione e mi consente di stare sempre attiva sia mentalmente che fisicamente”, sottolinea.

Decisivo il contatto con la gente

Ovviamente, come tutti i lavori, ci sono delle complessità: “Le maggiori a Montefiascone dipendono da una toponomastica non proprio ideale, esistono vie con i numeri civici non consequenziali e devi sviluppare una buona memoria per ricordarli e abbinarli ai destinatari”, spiega la portalettere. Ma quando riesci a costruire un rapporto con la gente del posto, ogni problema si può superare con serenità: “Un episodio che ricordo con affetto è di questa estate, in particolare durante il caldo torrido di luglio e agosto – dice al quotidiano – A Bagnoregio, un signore anziano tutti i giorni mi aspettava sulla porta di casa per offrirmi un bicchiere di tè freddo. A prescindere dal fatto che avessi posta per lui, era un piacere fermarmi un paio di minuti per salutarlo, accettare questo suo gentile pensiero e ringraziarlo. Quello che più apprezzo sono le manifestazioni di vicinanza, che ti fanno rendere conto dell’esistenza di molta gente con un cuore d’oro”.