Sardegna, la storia di Fabrizio, operatore di sportello e “Mamuthone”

Il lavoro nell’ufficio postale più importante della provincia di Nuoro e la passione per le maschere tradizionali della sua comunità. Sono questi gli elementi chiave della storia di Fabrizio Cadinu, 51 anni, di Mamoiada, un diploma superiore da perito tecnico in tasca, in Poste Italiane dal 1998 dapprima nel settore del recapito e dal 2003 applicato come operatore di sportello presso l’ufficio postale di Nuoro Crispi. Da oltre 15 anni Fabrizio è anche un membro attivo dell’Associazione Turistica Pro Loco “Mamuthones e Issohadores” di Mamoiada, con la quale porta le maschere tradizionali in giro per il mondo.

Diffondere la tradizione di Mamoiada

“Per noi Mamoiadini – racconta Fabrizio – la maschera del Mamuthone, così come quella dell’Issohadore, è un elemento fondante della nostra cultura. L’associazione di cui faccio parte, ormai da quindici anni, vuole far conoscere le maschere mamoiadine nel mondo e, in questi anni, abbiamo avuto modo di esibirci e sfilare in Cina, Russia, Brasile, Cuba, Singapore, Francia, Germania, Inghilterra, Bulgaria e in molti altri paesi d’Europa, oltre che nei carnevali più importanti d’Italia. Personalmente, ho vissuto bellissime esperienze a Shanghai nel 2010 e più recentemente a Venezia, nel 2018. Senza alcun dubbio, però, uno dei momenti più importanti è per noi il 17 gennaio di ogni anno, giorno di Sant’Antonio: è la data che segna l’apertura del carnevale e in quell’occasione sfiliamo a Mamoiada, a casa nostra, intorno ai vari fuochi accesi nei rioni del paese, ed è sempre molto emozionante.

L’importanza dell’ufficio postale

“Il lavoro in ufficio postale – prosegue il dipendente di Poste Italiane – mi porta a contatto con i clienti, mi dà la possibilità di conoscerli, di capire le loro necessità e di mettermi a disposizione per aiutarli. Questo è sicuramente uno degli aspetti che mi piace di più del mio ruolo. Nei nostri territori, inoltre, l’ufficio postale rappresenta ancora, per molte persone, un importante punto di riferimento, sia nei piccoli paesi che in città: ricopre ancora un fortissimo ruolo sociale e, secondo me, imprescindibile. Talvolta poi, ci sono degli aspetti curiosi: spesso capita che i clienti, durante il turno allo sportello, si ricordino di avermi visto, magari, alla fine di una sfilata e mi facciano i complimenti per la maschera e il gruppo. Questo, ovviamente, è per me un grande motivo d’orgoglio”.

Lo spirito di squadra

“Stare allo sportello e sfilare in gruppo – aggiunge Fabrizio – hanno in comune la necessità di un lavoro di squadra. Avere il contributo dei colleghi o dare loro un supporto, durante il lavoro, è fondamentale per il buon esito della nostra attività e allo stesso modo, non si può pensare di sfilare da soli, durante una delle nostre uscite con l’associazione. Inoltre, è necessario, in tutti e due i casi, avere lo spirito giusto. In ufficio bisogna affrontare il lavoro di tutti i giorni con grande serenità, soprattutto per quanto attiene alla gestione dei clienti e delle diverse situazioni che possono verificarsi. Durante la sfilata bisogna divertirsi ma al contempo essere concentrati: se non hai lo stato d’animo giusto, la giusta concentrazione e non ti diverti durante le esibizioni, difficilmente il pubblico sarà in grado di apprezzare l’esibizione”.