Sicurezza: la formazione di Poste contro il cybercrime

Contro forte aumento di attacchi alla sicurezza informatica in Italia, Poste Italiane risponde con nuovi investimenti in tecnologia e in formazione dei dipendenti, a tutela dei cittadini. A ribadirlo è Nicola Sotira, Responsabile CERT di Poste Italiane: “Se da un lato il recente sviluppo tecnologico è stato di aiuto per combattere il fenomeno degli attacchi informatici – ha sottolineato al TG Poste – dall’altro si sono aperte nuove possibilità anche per chi attacca, tracciando scenari, purtroppo, sempre più complessi”.

Gli strumenti di Poste Italiane a tutela della sicurezza informatica

Quali, dunque, gli strumenti che una moderna ed evoluta azienda può utilizzare a tutela della sicurezza? A rispondere è lo stesso Responsabile CERT di Poste Italiane: “L’intelligenza artificiale – ha precisato Nicola Sotira – oggi si è notevolmente evoluta, tanto che possiamo parlare di intelligenza generativa, aspetto che ogni azienda è chiamata ad utilizzare se non vuole avere seri problemi di business. Purtroppo, come già ho accennato, tali strumenti possono essere utilizzati anche dal cyber crimine, che oggi non a caso si avvale di sofisticate tecniche di attacco. Si pensi, ad esempio, alle email di phishing, le quali sono diventate molto più sofisticate, in quanto non più generate da un essere umano ma da un bot o da veri e propri programmi di intelligenza artificiale”.

Intelligenza artificiale e formazione

Ma, più nel dettaglio, come Poste Italiane difende la propria infrastruttura tecnologica? Nicola Sotira ha affermato al TG Poste che “l’azienda utilizza tecnologie di intelligenza artificiale con funzioni di monitoraggio, rilevando possibili anomalie quasi in tempo reale, attraverso particolari algoritmi che agiscono in questo senso. Occorre poi essere informati sui pericoli che si corrono e, dunque, in Poste è fondamentale il momento della formazione, una realtà che agisce parallelamente a quella della formazione obbligatoria. L’obiettivo – ha precisato il Responsabile CERT – è far conoscere queste tematiche a chi opera all’interno dell’azienda, seguendo un approccio di tipo inclusivo. A tal proposito, abbiamo già pubblicato due podcast, strumenti necessari per divulgare conoscenza su queste tematiche, perché riteniamo che più si conosce, più ci si difende in modo efficace”.

Linguaggio inclusivo e podcast: nasce Hack of the Pop

“Il tutto utilizzando un linguaggio inclusivo – ha aggiunto Sotira – che possa abbattere ogni barriera. In questo contesto abbiamo realizzato un nuovo podcast che uscirà ad aprile e che si chiama Hack Of The Pop. Qui andremo a ripercorrere quella che è stata la storia dell’hacking, l’insieme dei metodi, delle tecniche e delle operazioni volte a conoscere, accedere e modificare un sistema informatico hardware o software. Al di là delle problematiche di cybersecurity che noi di Poste ci troviamo ad affrontare ogni giorno – ha concluso Sotira – va ribadito che il digitale può cambiare davvero la nostra vita in un’accezione positiva e noi ci occupiamo di renderlo sicuro attraverso il contributo di tutti, perché questa è una battaglia che va vinta tutti insieme”.

Qui sopra, il video del TG Poste.