Vicini a chi lavora con postazioni e aree interconnesse: ecco “Spazi per l’Italia”

“Spazi per l’Italia” prevede la realizzazione della più grande rete nazionale per il coworking e la formazione in 250 siti o immobili di pregio, messi a disposizione da Poste Italiane. È una delle due linee di Polis, il progetto di Poste Italiane che ha lo scopo di promuovere la coesione economica, sociale e territoriale nei piccoli centri e nelle aree interne del Paese e che è stato illustrato in un servizio del TG Poste.

Spazi per l’Italia: una rete digitalizzata

L’obiettivo di “Spazi per l’Italia” è costruire una rete digitalizzata ed accessibile con postazioni di lavoro interconnesse a disposizione di imprese, professionisti, associazioni e singoli cittadini per favorire lo sviluppo del tessuto imprenditoriale e creare nuove opportunità di crescita sui territori. Sarà la rete di co-working più diffusa, digitalizzata, accessibile e immediatamente disponibile del Paese: ci troviamo di fronte, come già accennato, a postazioni di lavoro, spazi di riunione, servizi condivisi, aree dedicate a eventi e formazione la cui fruizione sarà aperta ai privati, alle aziende e alla pubblica amministrazione, ma anche ad università e centri di ricerca, con i quali potranno essere definite apposite convenzioni di servizio per rispondere al meglio alle esigenze e alle vocazioni di ciascun territorio/stakeholder.

Le prime sedi attive in Campania e nel Lazio

Le prime due sedi attive del Progetto Spazi per l’Italia sono state realizzate a Santa Maria Capua Vetere (Caserta) e a San Felice Circeo (Latina). Entro il mese di giugno sono previste altre 30 nuove aperture ed entro l’anno verrà raggiunta la cifra di 80 sedi attive. Accanto ai nuovi spazi di coworking allestiti nei comuni con meno di 15.000 abitanti, Poste Italiane aprirà Spazi per l’Italia anche nelle grandi città, come a Piazza Cordusio a Milano o a Piazza San Silvestro a Roma.

Poste Italiane vicina alle comunità e ai territori

Il Progetto “Spazi per l’Italia”, che prevede un investimento di oltre 120 milioni (di cui 20 finanziati dal fondo complementare al PNRR) conferma dunque la vicinanza di Poste Italiane alle comunità e ai territori, in coerenza con la filosofia che ha ispirato la nascita del Progetto Polis.