Emanuele e Biagio, nuovi portalettere a Messina: “Un lavoro che ti realizza”
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Emanuele e Biagio, nuovi portalettere a Messina: “Un lavoro che ti realizza”

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I due portalettere sono tra i nuovi inserimenti a tempo indeterminato nel centro di Pistunina

Nuova linfa per il recapito a Messina grazie al piano assunzioni di Poste Italiane, che anche quest’anno è entrato nel vivo con la firma di nuovi contratti a tempo indeterminato. Per la precisione si tratta di 32 inserimenti di risorse effettuati negli ultimi due mesi e applicati nella sede aziendale di Pistunina.  Con il costante incremento degli acquisti online e la richiesta di un servizio di consegna capillare in particolare legato al mondo pacchi da parte delle aziende e-commerce, i neoassunti andranno a rafforzare la logistica sul territorio del capoluogo, dal centro cittadino fino alle frazioni.

I nuovi portalettere di Messina

Tra di loro ci sono Emanuele Ballato e Biagio Amata, assunti a maggio scorso e da alcuni giorni in servizio a bordo dei mezzi aziendali. Pirainese di 38 anni il primo, 45enne di Sant’Agata di Militello il secondo, i due neoportalettere hanno condiviso i momenti che li hanno condotti all’assunzione a tempo indeterminato per l’azienda che, con circa 120mila dipendenti, è il primo datore di lavoro privato in Italia. Per entrambi la firma del contratto ha rappresentato un traguardo particolarmente desiderato “raggiunto – commentano – a un’età in cui per il mercato del lavoro si è sempre meno appetibili e in una terra come la nostra in cui la realizzazione professionale è difficile anche da immaginare”.  Emanuele e Biagio nel 2022 iniziano a lavorare in Poste Italiane con un primo contratto a termine dopo aver inserito la candidatura sul sito aziendale in risposta a posizioni aperte. Per entrambi il sogno di un impiego li spinge a proporsi per l’intero territorio nazionale, e invece l’opportunità lavorativa arriva a pochi chilometri da casa.  “All’inizio - commenta Emanuele, impiegato per un anno nella sede di Capo d’Orlando - ci si trova di fronte a un lavoro nuovo da imparare, territori da conoscere strada per strada e volti sconosciuti di cittadini con cui familiarizzare. L’aiuto di colleghi e clienti è fondamentale, e ogni giorno impari qualcosa che ti tornerà utile il giorno successivo. Finisce che ti scopri entusiasta ad affrontare nuove sfide quotidiane, e nei colleghi trovi una seconda famiglia da cui è difficile separarsi”.  Per Emanuele Ballato, in particolare, l’assunzione definitiva in Poste Italiane ha rappresentato una scommessa personale vinta. Dopo oltre quindici anni in un’azienda privata come caposquadra, il 38enne che con moglie e due figli vive a Sant’Angelo di Brolo, aveva infatti deciso di rimettersi in gioco con una nuova esperienza lavorativa poi conclusasi dopo poco tempo. “Se non avessi corso il rischio di lasciare la strada certa per una nuova – dichiara - non avrei poi continuato a cercare. E oggi non mi troverei a lavorare per una grande azienda che offre possibilità di crescita e garantisce stabilità per la mia famiglia”. 

La sfida di Biagio

Un cammino simile ha interessato il collega Biagio Amata, anche lui in precedenza impiegato nel campo tecnico come operaio del settore agricolo. Il periodo del covid, come per tanti suoi colleghi, aveva rappresentato un freno nel lavoro. Eppure c’era chi assumeva anche in Sicilia perché il recapito non si ferma mai. “Inserii quel curriculum senza alcuna aspettativa – racconta Amata -. Invece, dopo un test e una prova su strada superate, lavorai per un anno come portalettere nel centro di Santo Stefano di Camastra. Lo scorso 26 maggio è stato invece il mio primo giorno a Pistunina, con Emanuele e gli altri neoassunti. In poco tempo sono già parte di una squadra e insieme ad altri colleghi dei paesi limitrofi condividiamo giornalmente gli spostamenti in auto dalle nostre abitazioni alla sede di lavoro, proprio come farebbe un gruppo di amici”.