Roma, 14 mar – Nel 2018 in Italia sono state effettuate oltre 1 miliardo di transazioni senza contatto da parte dei possessori di carte contactless, per circa 47 miliardi di euro di transato complessivo. A ricoprire un ruolo fondamentale, oltre alla dimestichezza con questa tecnologia ormai acquisita da consumatori ed esercenti, è anche la crescita del numero di carte e Pos abilitati: oltre 1 carta su 2 (60 milioni, +17%) a fine 2018 e più di 3 Pos su 4 (1,7 milioni, +21%) sono contactless. Si stima che i pagamenti contactless entro il 2021 potranno valere tra i 75 e i 100 miliardi di euro.
E’ la fotografia scattata dalla nuova edizione dell’Osservatorio Mobile Payment&Commerce della School of Management del Politecnico di Milano.

Lo scontrino medio delle transazioni “tap&go” è sceso nell’ultimo anno, passando dai 48 euro/transazione del 2017 ai 45 euro/transazione. La cifra è più bassa rispetto ai 57 euro delle transazioni tradizionali, il contactless sta quindi intercettando una quota delle micro-transazioni. Tuttavia, l’ampia distanza dalla soglia dei 25 euro (per cui non viene richiesto di inserire Pin o firma) conferma anche che chi ha l’abitudine a usarlo ormai lo utilizza indistintamente per importi micro o macro.

Nel 2018, in generale, i pagamenti con carta in Italia salgono a 240 miliardi di euro, pari al 37% dei pagamenti delle famiglie italiane, con una crescita del +9%. Gli italiani usano sempre di più la carta: il numero di transazioni pro capite e’ oggi di 69,6 rispetto alle 60 del 2017. Per il responsabile scientifico degli Osservatori Digital innovation del Politecnico di Milano, Alessandro Perego, “la crescita, seppure più alta della media europea, non risulta ancora sufficiente per permettere all’Italia di scalare la classifica europea, ben lontana dai paesi più performanti come Danimarca, Svezia e Regno Unito, che registrano oltre 300 transazioni pro capite all’anno. È positivo però osservare che, confermando il trend degli ultimi anni, scende il valore medio di ogni transazione che si attesta intorno ai 57 euro/transazione rispetto al 60,5 euro/transazione registrati nel 2017”.