Roma, 30 apr – Un 2018 in chiaro scuro per Fiaip, che fotografa un mercato immobiliare in risalita, spinto da un costante incremento del numero delle compravendite, mentre continua inesorabile il calo dei valori immobiliari sia nel residenziale, che nel commerciale e nel terziario

Nel 2018 sono cresciute del +6,6% le compravendite nel settore residenziale, fenomeno che si è registrato in particolar modo nell’ultimo semestre dell’anno. I dati in territorio positivo nel 2018 per Fiaip sono favoriti dai buoni valori reddituali registrati in alcune città capoluogo di regione, dove vi è un buon incremento degli investimenti immobiliari, spinti per lo più da acquisti di immobili da mettere a reddito mediante le locazioni brevi soprattutto nelle città d’arte e nelle località ad alta vocazione turistica.

A spingere l’aumento del numero delle compravendite, oltre all’aumento degli immobili aggiudicati in asta, il mantenimento da parte degli istituti di credito di tassi di interesse molto convenienti, concorre anche l’aumento del numero di immobili offerti sul mercato dai privati che non riescono a sostenere il peso dell’alta tassazione sui loro beni immobili. I risparmiatori italiani, valutando gli scarsi rendimenti dei titoli di Stato, la volatilità dei mercati mobiliari si sono rifugiati nell’investimento immobiliare, visto che molte transazioni immobiliari sono state realizzate come investimenti alternativi di medio lungo termine, rispetto a quelli finanziari.

A causa dell’alta tassazione, la maggioranza delle transazioni sconta un differenziale negativo del 25%, tra richiesta e prezzo di vendita. Oltre alla diminuzione dei prezzi delle case -2,52%, sono in territorio negativo anche i valori di uffici (-4,67%), negozi (-4,18%) e capannoni ( -5,35%).

Isola felice, Milano, dove l’aumento dei valori immobiliari +6,2% grazie anche al piano di rigenerazione urbana avviato sin dai tempi dell’expo.

Aumenta del 20% il numero delle transazioni operate mediante agenti immobiliari, chi intende acquistare o vendere casa, in un momento di profonda crisi del settore, si rivolge ad un professionista, per cercare di individuare il valore immobiliare più probabile, per una vendita in tempi brevi o per essere certo di acquistare a prezzi di mercato.

Per quanto riguarda le locazioni, rispetto all’anno precedente, si registra un aumento dei contratti di locazione, in netta crescita con un volume per il residenziale del + 2,39%, aumento spinto principalmente dalla cedolare secca. Aumento dello 0,32% anche per i negozi, mentre si registra ancora un segno negativo per uffici e capannoni. Anche per le locazioni abitative i prezzi medi hanno subito una flessione moderata (-1,50%), mentre permane una forte diminuzione dei valori per il settore commerciale: la diminuzione arriva al 4,82% per i capannoni.