Roma, 30 mag – “Nei prossimi anni alle aziende manifatturiere e a quelle dei servizi tipici del Made in Italy, a cominciare da quelle di eccellenza, mancherà una parte consistente della forza lavoro qualificata che serve alla loro crescita. Le aziende di 5 diversi settori ricercheranno 236.000 talenti, molti dei quali manifatturieri”. Lo ha detto Andrea Illy, Presidente di Altagamma, la Fondazione cui fanno capo le migliori imprese dell’Alta Industria Culturale e Creativa che promuovono nel mondo lo stile di vita italiano, a margine della Consulta Strategica riunita oggi a Palazzo Montecitorio.

Si è presentato in questa occasione il libro “I TALENTI DEL FARE” a cui hanno contribuito le Imprese Altagamma, Arduino Salatin (Preside dell’Istituto Universitario Salesiano di Venezia) per la parte di analisi dei dati e Stefani Micelli (Professore dell’Università Ca’ Foscari di Venezia) con un capitolo sui Mestieri del Made in Italy quali elementi fondamentali per la qualità dei nostri prodotti.

Il libro si apre con un contributo del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Alberto Bonisoli e del Presidente di Altagamma Andrea Illy, che fotografa la situazione ad oggi partendo da una premessa: in Italia la disoccupazione giovanile si attesta al 30%, ossia 7 punti percentuali in più rispetto alla media dell’Unione Europea (23%). Eppure, nei prossimi cinque anni, le imprese italiane che operano nei settori rappresentati da Altagamma, avranno bisogno di centinaia di migliaia di talenti, per il 70% di figure tecniche e professionali, che, secondo le previsioni elaborate dalla Fondazione , non saranno disponibili.

Per ciascun settore in cui opera la Fondazione, Altagamma ha evidenziato per la prima volta il numero di professionisti di cui si avrà necessità da qui al 2023 e la somma di queste previsioni porta alla cifra significativa di 236.000 persone, di cui circa il 70% sono profili tecnici e professionali:

MODA: 46.400 nella moda
DESIGN: 18.300 nel design
ALIMENTARE: 49.000 nell’alimentare
OSPITALITÀ: 33.220 nell’ospitalità
AUTOMOTIVE: 89.400 nell’automotive

Nel corso della Giornata Altagamma sono intervenuti sul tema anche i rappresentanti di due Imprese Altagamma: Serge Brunschwig, CEO e Chairman di FENDI e Stefano Domenicali, CEO e Chairman di AUTOMOBILI LAMBORGHINI.

Due aziende di settori diversissimi eppure accomunate dalla medesima sensibilità verso l’importanza di promuovere in Italia iniziative di sensibilizzazione pubblica su un’urgenza cruciale per il paese.

Le professionalità più richieste saranno:
” progettisti, meccatronici e manutentori, per il settore automobilistico
” tecnici della vinificazione, tecnici della comunicazione & marketing, addetti all’accoglienza e guide eno-turistiche, per il settore food & beverage
” tecnici specializzati in calzature, pelletteria, sartoria, tessuto e maglieria, nonché prototipisti, per la moda
” specialisti dell’ospitalità, della cura, della ristorazione, nell’ospitalità

In effetti, in Italia, gli studenti che al termine delle scuole secondarie decidono di proseguire gli studi presso gli Istituti Tecnici sono solo il 30,7%, e ancora chi sceglie un Istituto Professionale rappresenta il 15%, laddove i Licei Tradizionali assorbono più della metà degli studenti dopo la licenza media. Gli iscritti agli Istituti Tecnici Superiori italiani sono 10.000, un numero davvero esiguo se paragonato agli allievi degli equivalenti tedeschi, Fachhochschule, che arrivano a 880.000, e a quelli francesi che rilasciano il BTS (Brevet de Technicien Supérieur) e attraggono 240.000 studenti.