Roma, 27 giu – Nel 2018 l’e-commerce B2B fra imprese residenti sul territorio italiano raggiunge un valore di 360 miliardi di euro, in crescita del 7% rispetto all’anno precedente e dell’80% rispetto al 2012. Una cifra significativa, ma che rappresenta soltanto il 16% degli scambi complessivi fra le imprese italiane (2.200 miliardi), mentre appare maggiore l’incidenza dell’e-commerce B2B di aziende italiane verso imprese estere, pari a 132 miliardi (più del 26% del transato totale verso l’estero). Cresce anche l’uso di sistemi Edi per lo scambio elettronico di documenti, con 210 milioni di documenti (+27%) scambiati da 16 mila imprese (+23%), di cui più di un quarto sono fatture. Sono alcuni risultati della ricerca dell’Osservatorio Fatturazione Elettronica & eCommerce B2b della School of Management del Politecnico di Milano.

Gli strumenti di pagamento prevalentemente utilizzati in ambito B2B sono i bonifici bancari digitali, usati dal 79% delle grandi imprese dal 78% delle PMI, e i bonifici tradizionali, impiegati dal 58% delle grandi aziende e dal 38% delle PMI. Gli strumenti di pagamento remoto sono utilizzati negli scambi B2B per oltre la metà dei pagamenti effettuati (67% delle transazioni delle grandi imprese e 64% delle transazioni delle PMI). Fra le grandi imprese i sistemi di pagamento più diffusi sono la carta di credito (38%), la RiBa digitale (36%) e il MAV digitale (32%), mentre le PMI si affidano più spesso alla RiBa digitale (35%), la RiBa tradizionale (33%) e l’assegno cartaceo (32%).

Il contante è ancora abbastanza diffuso in entrambe le realtà, con il 19% delle grandi imprese che lo usa nel 11% delle transazioni verso i fornitori e il 23% delle PMI che lo impiega nel 12% delle transazioni. Una grande impresa su quattro (24%) usa sistemi di pagamento più innovativi (come l’e-payment, il mobile payment, i digital wallet, i real time payment), contro il 7% delle PMI, ma entrambe impiegano questi strumenti in appena il 10% delle transazioni.

Gli strumenti di pagamento innovativi sono più diffusi in quelle aziende che adottano delle soluzioni di Supply Chain Finance (SCF). Infatti, ben il 38% delle grandi aziende e l’11% delle PMI che usano strumenti di pagamento innovativi adoperano anche soluzioni di SCF, contro il 7% delle grandi aziende e il 6% delle PMI che non usano tali soluzioni. È ancora marginale, invece, la diffusione delle criptovalute nelle transazioni B2b, usate da appena l’1% delle PMI e da nessuna grande impresa, ma che suscita un forte interesse in ottica futura.