Roma, 2 lug – È di oltre cinque miliardi di euro nel 2018 la stima dell’impatto economico diretto di Airbnb in Italia, e quasi 90 miliardi nei primi 30 mercati. Lo afferma la società californiana sulla base di un’analisi del suo centro studi. L’Italia in particolare “si posiziona al quarto posto tra i paesi che hanno riscontrato i maggiori benefici economici grazie ai flussi turistici legati alla piattaforma, dopo Usa, Francia e Spagna, e seguita dal Regno Unito”.

Da quando è stato creato il sito web, “gli host hanno guadagnato nel complesso più di 65 miliardi di dollari, spesso essenziali per far quadrare il bilancio familiare. Anche le piccole imprese del commercio al dettaglio, che spesso si trovano fuori dai circuiti turistici tradizionali, sono avvantaggiate dalla presenza dei viaggiatori che scelgono Airbnb”. Nel 2018, la metà di esse “ha scelto di reinvestire presso gli esercizi locali una parte del budget vacanza risparmiato sull’ospitalità”.

In Italia “la stima dell’impatto economico diretto di Airbnb per il 2018 sfiora i 5,4 miliardi. A livello regionale, il Lazio spicca per numero di arrivi e benefici economici, con più di un miliardo di euro, seguito dalla Toscana (961 milioni) e dalla Lombardia (760 milioni)”. Quest’ultima è anche la regione con la spesa media giornaliera più alta da parte dei visitatori (153 euro, contro 125 della media nazionale), mentre quelle in cui è meno elevata sono Puglia (86 euro) e Sardegna (87 euro).

Se si considerano le singole città, “quella con l’impatto economico diretto più significativo è Roma (961 milioni), seguita da Firenze (445 milioni), Milano (382 milioni), Venezia (300 milioni) e Napoli (160 milioni). Una classifica che rispecchia anche la tendenza degli arrivi nel Paese”. Osservando invece “la spesa media giornaliera dei visitatori nelle cinque città in esame, Roma è quella con il dato più basso (129 euro), seguita da Milano, dove in media un viaggiatore Airbnb spende 137 euro al giorno”.

Il confronto con le principali città europee “è positivo: Roma è la terza per arrivi dopo Londra e Parigi, con un effetto sull’economia locale tra i più favorevoli. I benefici generati nella Città Eterna dalla piattaforma superano quelli di metropoli come Madrid (702 milioni), Amsterdam (505 milioni) o Berlino (470 milioni). E non è l’unica città italiana premiata dall’impatto di Airbnb: Firenze rientra tra le prime 10 che godono di questi effetti in Europa. Milano, all’undicesimo posto, è decisamente vicina, superata per un soffio da Praga”.

I risvolti positivi del modello Airbnb “non si fermano però unicamente alle grandi città. Infatti, sono meno della metà i viaggiatori che si dirigono verso le cinque mete più visitate (4 milioni di arrivi rispetto ai 9,6 complessivi nel 2018). Il resto della community è attratta anche dai luoghi fuori dai circuiti turistici tradizionali. Ed è proprio dalla voglia di scoprire davvero il territorio che nascono vantaggi per tutta la comunità locale, a partire dagli host, ma non solo”.