Per gli operatori del turismo organizzato il 2024 sarà in crescita

Il 2024 parte con ottimismo per il settore del Turismo organizzato, malgrado alcuni elementi persistenti di preoccupazione. L’indagine di Fto – Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio, presentata durante la Convention 2024 dell’associazione a Malta, evidenzia come, su un campione di circa 200 operatori aderenti, il 45,3% ritenga che l’anno in corso andrà meglio del 2023. Solo uno su cinque, invece, si aspetta un peggioramento. Tracciando un bilancio delle festività appena trascorse, il 39% afferma che il periodo natalizio ha visto un miglioramento rispetto all’anno precedente dal punto di vista del giro d’affari, mentre solo il 29,7% crede sia andato peggio.

Ricerche low cost

Agenzie di viaggi e tour operator segnalano tuttavia un approccio diverso da parte del cliente nel post pandemia. In particolare, per la maggioranza degli intervistati il viaggiatore è più informato, esigente e richiede servizi personalizzati (62% del campione), il 38% osserva che è aumentata la richiesta di sicurezza e quindi di servizi assicurativi aggiuntivi. Mentre per quasi il 30% i clienti hanno più voglia di esplorare; dunque sono cresciute le richieste per il lungo raggio malgrado l’incremento dei costi. Certo, l’inflazione pesa e per un quarto degli imprenditori del Turismo organizzato i cittadini che viaggiano si orientano di più verso opzioni a basso costo.

Il potere di spesa

Tra le motivazioni che fanno guardare al futuro con ottimismo si segnalano la fine delle paure legate al Covid, il ritorno della voglia di viaggiare, per qualcuno una migliore organizzazione aziendale o il boom di prenotazioni già in avvio di anno. Mentre tra le note negative pesano soprattutto il caro prezzi, la compressione dei redditi delle famiglie e la difficile congiuntura geopolitica. In particolare, l’aumento dei costi dei servizi è una problematica ritenuta rilevante da quasi l’82% delle agenzie di viaggio e tour operator. Naturalmente due su tre evidenziano il problema correlato dell’erosione del potere di spesa dei viaggiatori, mentre il 42,5% del campione denuncia, tra i problemi dell’anno appena iniziato, i frequenti disservizi nel trasporto aereo.