Roma, 10 lug – Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene diventano patrimonio dell’umanità e il presidente del Veneto, Luca Zaia dedica questo “importante traguardo” a coloro che non ci sono più, a quei contadini che hanno lottato per quella terra. “Dedico questo alla povera gente”, ha detto.

Il governatore Zaia ha illustrato quelle che saranno le tappe di un progetto uscito “dalle strettoie del regionalismo”, un territorio di 9.170 ettari come core zone dove gli edifici rurali diventeranno un “grande albergo diffuso” e dove non si costruiranno alberghi ” chi ci prova troverà’ un muro. Noi vogliamo andare verso un turismo emozionale”, ha continuato “ed entro 120 giorni si farà’ “il piano di gestione”.

“E’ un onore e onere avere nuovo sito Unesco – ha proseguito Zaia – che rappresenta il risultato di una squadra che ha lavorato bene: dal Consorzio Tutela a tutti sindaci e Ipa, assessori, associazioni categoria. Portiamo a casa un sitodal di 9170 ettari, core zone. Un unico paesaggio viticolo patrimonio umanità’, il cui percorso e’ iniziato dieci anni fa. Questo – ha annunciato il governatore – e’ l’unico sito materiale che e’ passato. Noi siamo in buona compagnia, Kilimangiaro, grande Muraglia Cinese e le Piramidi. Le colline di Conegliano sono uniche. L’approvazione e’avvenuta all’unanimità’ con interventi eccelsi e tutti hanno sottolineato l’unicità’ e tutto il mondo arriverà'”.

“Quella delle colline del Prosecco – ha detto – e’ un’ agricoltura green ha tenuto a precisare il presidente del Veneto:”la battaglia contro fitofarmaci e’ sacrosanta, l’agricoltura del futuro e’ senza chimica perché’ il consumatore cercherà’ di averne meno nella sua alimentazione.
Le colline del Prosecco si sono date delle regole che in altri luoghi non ci sono, quindi stiamo parlando di una battaglia giusta nel posto sbagliato. Il 70 per cento della superficie di Conegliano-Vadobbiadene – ha ricordato – e’ ricoperta da boschi, un’area assolutamente unica e storica. Questi sono vigneti che sono stati lavorati da 200 anni”.

La prossima tappa sara’ il piano di gestione. “Entro 120 giorni – ha annunciato Zaia – si fa il piano di gestione: immagine coordinata e ragioneremo come un’azienda unica, si farà’ una grande attività’ di animazione sul territorio per i cittadini.
Abbiamo necessita’ dii fare formazione per le guide e dare vita all’albergo diffuso nella core zone. Andando verso il turismo emozionale. Dobbiamo partire subito con ospitalità’ diffusa e non costruiremo alberghi nella core zone, chi ci prova troverà’ un muro”.

“Si dice patrimonio dell’umanita’ perché’ e’ di tutto il mondo. Io – ha concluso Zaia – l’ho dedicato ai contadini e a quelli che non ci sono più’, a chi pativa la fame, gente che non aveva terra ma poteva solo arrampicarsi e coltivare l’impossibile. A tutti coloro che non hanno mai visto il benessere del Prosecco, che non hanno mai visto florido questo territorio, a tanti che sono morti in queste colline. E li dobbiamo ringraziare questo e’ il sito patrimonio dell’umanità’ del popolo, della povera gente”.