Roma, 6 set – Poste Italiane punta sull’ecommerce con l’obiettivo di continuare a scalare la classifica degli operatori della logistica fino a diventare numero uno del Paese nella consegna dei pacchi. Anche grazie al nuovo snodo logistico all’Interporto di Bologna inaugurato lo scorso luglio. Un impianto che, grazie ad un investimento di 50 milioni di euro, può arrivare a smistare 250 mila colli al giorno e che consentirà a Poste di passare da 500 mila a 900 mila pacchi consegnati quotidianamente.

“Vogliamo diventare il primo gruppo di logistica nell’e-commerce in Italia entro il 2022 – spiega l’Amministratore Delegato Matteo Del Fante. Due anni fa, quando sono arrivato in Poste, eravamo il sesto operatore nei pacchi nel nostro Paese. Oggi siamo al terzo posto, con una quota di mercato del 33% nel cosiddetto B2C, il business to consumer e fra quattro anni prevediamo appunto di essere primi con il 40% del mercato”.

Un obiettivo il cui raggiungimento sarà sostenuto anche dall’accordo con Amazon, al quale si è aggiunto quello siglato di recente con Zalando, oltre all’intesa firmata l’anno scorso con la Federazione Italiana Tabaccai.

Il lavoro insieme ad Amazon, sottolinea Del Fante, “oggi appare scontato, due anni fa non lo era. Tanto che all’inizio anche in azienda molti erano scettici. Ma io partivo da un ragionamento semplice. Poste ha due anime: una è quella dei prodotti finanziari e dei servizi di pagamento, l’altra quella della logistica e dei recapiti. Quest’ultima ha molto sofferto negli ultimi anni. Un solo dato: nel 2005 in Italia si consegnavano circa 7 miliardi di pezzi – lettere, pacchi, telegrammi e altro – ogni anno. Prevediamo che nel 2019 si scenderà a 2,5 miliardi di pezzi. È un calo secco del 70%, frutto di una tendenza che dura appunto da anni. Di fronte a questo quadro si possono tagliare i costi e frenare gli investimenti, noi abbiamo fatto una scelta contraria: abbiamo preso l’unico settore che saliva, quello delle consegne di pacchi nell’e-commerce e abbiamo deciso di investire in quel settore, tutelando le nostre 65 mila persone che lavorano nel mondo delle consegne”.

Guardando all’organizzazione, Del Fante ha ricordato l’accordo sindacale con il quale è stato possibile creare due turni di consegne: “Al mattino si privilegia la corrispondenza e al pomeriggio si consegnano i pacchi. Ma l’obiettivo è sempre più quello di impostare la rete logistica sui pacchi e poi saturarla con la posta. Anche perché il 95% degli oggetti consegnati attraverso l’e-commerce è, come diciamo noi, ‘portaletterabile’, ossia può essere consegnato dai nostri dipendenti”.

L’AD di Poste ha sottolineato poi il buon andamento del settore finanziario e assicurativo, e il prossimo avvio nel segmento delle polizze Rc auto nel quale dice “Non vedo possibile per le Poste avere i suoi periti e i liquidatori. Invece, allo stesso modo di quel che abbiamo fatto per i prodotti finanziari, proporremo ai nostri clienti le polizze Rc di varie compagnie, comprese di sicuro le maggiori italiane”.

I risultati di Poste sono stati condivisi con il personale attraverso il tour territoriale “Il nostro Piano: una partita vinta” che ha toccato Palermo, Milano, Napoli e Roma in un momento di confronto tra i vertici aziendali e i colleghi della relativa area territoriale, fino ai quarti livelli dell’organizzazione.

All’appuntamento di Roma, in particolare, hanno partecipato più di 1.500 colleghi e oltre 1.800 invitati che si sono ritrovati al Centro Congressi “La Nuvola” per condividere con l’Amministratore Delegato Matteo Del Fante, il Vice Direttore Generale e Responsabile Corporate Affairs Giuseppe Lasco, il Responsabile della funzione Posta, Comunicazione e Logistica Massimo Rosini e quello della funzione Mercato Privati Andrea Novelli i risultati ottenuti finora dall’Azienda e le linee guida relative all’anno in corso in merito a ciascuna area di business.

Leggi tutte le interviste di Postenews