Roma, 26 nov – Prende il via domani a Siviglia il Consiglio ministeriale “Space19+” dell’Agenzia Spaziale Europea, la riunione a cui partecipano i rappresentanti istituzionali e i capi agenzia dei Paesi membri dell’ESA e dei Paesi associati, durante il quale si traccerà la direzione in cui si muoverà la politica spaziale europea, con la definizione degli investimenti per programmi di sviluppo da 3 a 6 anni di spesa.

La delegazione italiana presente a Siviglia il 27 e 28 novembre sarà composta dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega per lo Spazio, Riccardo Fraccaro, il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia e dall’Ammiraglio Carlo Massagli segretario del Comitato interministeriale per lo Spazio ed Aerospazio.

I Consigli ministeriali dell’ESA – ricorda l’ASI – sono appuntamenti triennali nei quali si decidono le attività e gli stanziamenti finanziari per i programmi obbligatori ed opzionali dei prossimi anni dell’Agenzia europea. Il Consiglio Ministeriale ESA del 2019, per la natura ed entità dei programmi proposti, determinerà gli assetti programmatici ed industriali in Europa per il prossimo decennio. Il nostro Paese è il terzo contributore dell’ESA (dopo Francia e Germania) e in questo appuntamento si presenta con la forte volontà di confermare e rafforzare il suo ruolo di primo piano in tutti i segmenti del comparto essendo lo spazio sempre più un elemento fondamentale di crescita economica e produttiva dell’economia in generale, la cosiddetta Space Economy.

Il settore spaziale rappresenta un investimento per il futuro capace di migliorare la vita quotidiana sulla Terra con i suoi innumerevoli benefici per la società nel suo complesso. Le aziende, l’università e la ricerca italiana, guidate dall’ASI – sottolinea l’Agenzia – hanno raggiunto un’elevata capacità ed eccellenza nel settore, in grado di mettere in campo risposte tecnologiche in tutte le aree di sviluppo spaziale: Scienza, Esplorazione, Osservazione della Terra, Lanciatori, Sicurezza e controllo dallo spazio, Telecomunicazioni e Navigazione e nuove tecnologie.

Che lo spazio rappresenti un settore strategico per l’Italia, anche per le importanti ricadute per l’economia e i cittadini, il sottosegretario Fraccaro lo ha ribadito in più occasioni, sottolineando la volontà del governo di rafforzare ulteriormente la posizione del nostro Paese a livello internazionale in particolare in quei settori in cui ha già un ruolo di primo piano.

Una volontà ribadita anche in occasione della recente visita di Fraccaro all’Agenzia spaziale italiana che, ha detto il sottosegretario, “svolge un ruolo essenziale sul piano della ricerca scientifica e dello sviluppo del sistema-Paese. Il nostro obiettivo è rafforzare a livello internazionale il ruolo di primo piano dell’agenzia, che deve sempre di più diventare la colonna portante della leadership italiana nello spazio. Per questo il Governo intende promuovere, anche in virtù della riforma della governance dello spazio, la massima sinergia con l’ASI fornendo gli indirizzi politici e coordinando le politiche del settore”.

E il presidente dell’ASI Giorgio Saccoccia, intervistato il 13 novembre da Askanews proprio sulla Ministeriale che si aprirà domani, ha sottolineato come, dei grandi Paesi, “l’Italia è quello che è in cosiddetto ‘sovraritorno’; questo vuol dire che ci viene restituito più di quanto investiamo, perché la nostra industria è particolarmente brava, perché il nostro settore spaziale è particolarmente efficace”.

“Nell’approccio verso la Ministeriale abbiamo fatto un’analisi, condivisa anche con ESA, – ha detto ancora Saccoccia – su quanto ritorna in termini di valore di ogni euro investito. Lo spazio, nel nostro caso, arriva a generare ritorni da 4 a 7 volte superiori all’investimento”. Non resta quindi che aspettare di vedere quanto l’Italia è disposta a investire per partecipare ancora da protagonista alla politica spaziale europea del prossimo futuro.