Il boom dell’e-commerce ha imposto uno sviluppo della logistica dei pacchi. E la soluzione in house di Poste Italiane si chiama Poste Air Cargo, la compagnia aerea dell’Azienda che è stata oggetto di una brillante riconversione, focalizzata esclusivamente sull’obiettivo del trasporto di pacchi e corrispondenza. Un percorso cominciato 18 anni fa con Mistral Air, che lo scorso anno è arrivato al suo traguardo: la riconversione e l’operazione di rebranding. Una rete aerea che garantisce la regolarità e la puntualità dei collegamenti, aspetto fondamentale nel business cargo-courier, poiché il trasporto aereo si innesta in processi di lavorazione regolati da complesse dinamiche operative e dalla promessa di recapito fatta al cliente. Questa scelta si è dimostrata vincente anche nel corso dei primi mesi di quest’anno quando ci si è dovuti confrontare inaspettatamente con l’emergenza sanitaria. La rete aerea, come del resto l’intera logistica distributiva postale, ha continuato a funzionare senza interruzioni per tutta la durata dell’emergenza sanitaria e ha garantito che i prodotti acquistati tramite le piattaforme dell’e-commerce arrivassero nelle case degli italiani.

Sei collegamenti nel network aereo

“La manovra di riconversione industriale – spiega l’Amministratore delegato di Poste Air Cargo Rosario Fava – ha comportato una forte riduzione dei costi generali e di struttura, che sono passati dai precedenti 13 milioni di euro a circa 7 milioni, ovvero il 46% in meno, in conseguenza della dismissione progressiva dell’attività passeggeri”. L’operazione di riconversione ha richiesto pianificazione e sincronizzazione delle singole attività, un’intensa attività di controllo di tempi e costi e soprattutto un lavoro di regia e di squadra continuo. “Attorno a un semplice aereo – aggiunge Fava – ci sono una serie di attori che devono fare il loro lavoro con accuratezza, cura del dettaglio e creatività”, sottolineando che a contare, come in ogni campo del business di Poste, sono soprattutto le persone. Stefano Fiori, Responsabile Risorse Umane e Organizzazione di Poste Air Cargo, si è occupato del piano di riorganizzazione interna, nel quale sono state avviate “nuove assunzioni di figure professionali specializzate, con inserimento di giovani e una formazione mirata”. L’attuale network aereo postale prevede sei collegamenti nazionali e sono state introdotte alcune tratte aeree addizionali feriali e festive che coinvolgono le basi di Cagliari, Catania, Palermo e Bari. L’hub aeroportuale di Brescia Montichiari, dove convergono i sei collegamenti della rete aerea garantisce lo scambio tra tutti i voli e con i trasporti stradali del Nord Italia, altri due collegamenti serali da Fiumicino con le isole (specializzati pacchi) e un collegamento notturno da Brescia per Palermo (specializzato pacchi) completano la rete a supporto dei flussi per le isole.

La storia comincia nel 2002

Tutto è cominciato nel 2002, quando Mistral Air (fondata nel 1981 e operatore cargo per TNT Express), viene acquisita dal Gruppo Poste Italiane. Cinque anni dopo entra in flotta l’aeromobile B737-Quik Change (facilmente adattabile con o senza sedili), partono i servizi di posta e i voli charter per passeggeri. Nel 2010 Mistral diventa provider unico della rete aerea per il trasporto postale e nel 2014 parte la collaborazione con Alitalia per voli di linea con passeggeri. Due anni più tardi, si conclude l’attività di capacity provider per Alitalia e, nel 2017, si decide nel piano industriale di focalizzare le attività sul segmento cargo-courier. Così, nel 2018, terminata l’attività passeggeri, la flotta viene riconvertita per il trasporto delle sole merci: si assiste a un ulteriore sviluppo della rete aerea a sostegno della logistica postale per l’e-commerce fino al primo ottobre del 2019, quando nasce ufficialmente Poste Air Cargo. Il rebranding (cambio di nome e logo) ha risposto soprattutto a due esigenze: “Fornire una chiara percezione del nuovo mercato di riferimento della Compagnia e comunicare il cambiamento nella continuità e nell’appartenenza al Gruppo Poste Italiane”, ha spiegato l’AD Fava.