(foto JuleHering)

Adriana Volpe è un volto assai familiare agli affezionati della tv: ex modella, attrice e conduttrice televisiva, ha debuttato nel 1993 come valletta di “Scommettiamo Che”. Eleganza, professionalità, carattere forte: per descrivere Adriana Volpe queste tre parole sembrano le più appropriate. La sua carriera è piena di successi, che l’hanno portata a condurre programmi televisivi di grande audience. Dal 1999 ha condotto, per dieci edizioni, “Mezzogiorno in Famiglia”, in onda su Rai2 e “I Fatti vostri”. Da quest’anno, eccola infine impegnata su TV8, con un nuovo programma che ogni mattina tiene compagnia al telespettatore in un’atmosfera familiare e accogliente, e che racconta storie di attualità.

Adriana sei tornata alla conduzione con “Ogni mattina”. Che esperienza rappresenta, per te?
“Sono felice innanzitutto che questa sia un’esperienza quotidiana: sono in diretta con il mio pubblico per ben quattro ore, ogni giorno. Per me è una bella opportunità, entrare nelle case degli italiani, in una trasmissione che rappresenta il giusto mix tra informazione ed intrattenimento”.

In “Ogni Mattina” puoi dare sfogo anche alla tua vecchia passione giornalistica, fare interviste e tante domande agli ospiti.
“Sì, una passione per l’informazione che è nata quando lavoravo a ‘I fatti vostri’. Sono stata per anni anche iscritta all’Ordine dei Giornalisti. Mi piace fare una televisione garbata, con un linguaggio rispettoso. Ma non rinuncio mai a dire la mia opinione: non per influenzare il pubblico, ma semplicemente per offrirgli un punto di vista”.

Assistendo a “Ogni Mattina”, si ha la sensazione che tu e il giornalista Alessio Viola vogliate proporre un’informazione libera, senza filtri.
“È esattamente così. Vogliamo essere una voce libera, che vuole raccontare fatti di cronaca e attualità e fare inchieste senza paletti. Non è così dappertutto: molto spesso, in altre realtà televisive, non è possibile essere così liberi e diretti. Ai miei telespettatori dico sempre: ho fatto un patto con voi: mi metto al vostro servizio”.

Nel corso della tua carriera hai avuto l’opportunità di lavorare con personaggi del calibro di Fabrizio Frizzi e Michele Guardì: quali insegnamenti ti hanno lasciato?
“Che emozione ricordare Fabrizio. Da lui ho imparato il rispetto verso il prossimo. Lui portava il sorriso e trattava tutti allo stesso modo. Michele Guardì, una persona colta e creativa, mi ha insegnato la disciplina. E la costanza”.

 Usiamo sempre più app e tecnologia, anche per comunicare o scambiarci messaggi.
“Siamo già nel futuro. Sono una fan dell’app di Poste Italiane. Con quella faccio tutto: prenoto l’appuntamento in Ufficio Postale, effettuo i pagamenti. Questa azienda mi piace molto. E lo sapete perché?”.

Prego, dicci pure
“Quando penso a Poste Italiane, penso alla capillarità. Penso alla bellezza nel vedere che ogni paesino, anche il più piccolo, ha il suo Ufficio Postale. La magia di ritirare o spedire un pacco, o una lettera, continua ad emozionarmi ogni giorno”.

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