L'Amministratore Delegato di Poste, Matteo Del Fante

Dopo un anno difficile Poste ripartirà più forte nel 2021: lo afferma l’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, in una lunga intervista a Repubblica, nella quale evidenzia che il Gruppo lavora per un passaggio ancora più deciso alla logistica e annuncia una importante novità: “Prestissimo apriremo due grandi aggregatori in Cina, due strutture fisiche create in joint venture con gruppi della logistica che collaborano con giganti dell’e-commerce come AliBaba e JD da cui passeranno tutti gli ordini fatti dai clienti italiani in quel Paese. Non era scontato vedere Poste sbarcare in Cina”.

L’impegno sui vaccini
Del Fante evidenzia poi che “con il boom dell’ e-commerce in questi giorni viaggiamo su un milione e mezzo di consegne di pacchi al giorno, quando un anno fa – era il Black Friday 2019 – la soglia di un milione di pacchi ci parve un miracolo. E sulla logistica stiamo lavorando anche per i vaccini”, aggiunge spiegando che “dietro la piattaforma che traccia i vaccini, dal momento del loro arrivo in Italia a quello in cui viene iniettata la singola dose, ci sono le nostre competenze informatiche. Meglio e prima si traccia il percorso dei vaccini e prima si possono somministrare. Un impegno che conferma il nostro ruolo di azienda piattaforma per il Paese”. Inoltre, per quanto riguarda il settore finanziario, “nel primo semestre 2020 abbiamo visto come tutti un aumento della raccolta netta. Così per il risparmio postale questo è stato un anno record, mentre nelle Polizze Vita, dove siamo i primi emittenti, ci stiamo spostando con gradualità su profili di rischio un po’ più elevati per assicurare rendimenti che sennò, con i tassi a zero, sarebbero impossibili” ed “il piano è di aumentare l’offerta di protezione alla persona: sulla Casa siamo a buon punto, sui Danni ci sono ancora spazi e da gennaio partiremo con la RC Auto attraverso prodotti di Generali e Unipol venduti ai nostri sportelli”. Infine sottolinea che “i nostri mezzi di pagamento elettronici, carte comprese, sono in mano a 29 milioni di italiani. Ma per fare profitti in questo settore bisogna essere forti soprattutto nel cosiddetto ‘acquiring’, ossia fornendo i servizi di pagamento elettronico ai negozianti. Lo faremo sempre di più, anche attraverso l’innovazione che abbiamo appena lanciato, che permette di pagare semplicemente inquadrando un QR Code”.

Il boom dello Spid
“Anche per noi il 2020 è stato un anno molto speciale”, prosegue Del Fante pensando ai mesi trascorsi durante l’emergenza sanitaria durante la quale “non solo siamo rimasti in piedi, dando continuità al nostro servizio, ma siamo andati anche oltre i servizi ordinari, a differenza di molti altri concorrenti all’estero”. Oltre alla distribuzione di 35 milioni di mascherine e 50 mila tra mezzi e siti produttivi sanificati, “abbiamo consegnato – continua l’AD di Poste – gratuitamente oltre un miliardo di mascherine in località dove non era facile arrivare, alla Protezione Civile, alle scuole, alle prefetture” e “abbiamo anticipato la data di ritiro delle pensioni, istituito elenchi alfabetici per scaglionare i ritiri e fatto un accordo con i Carabinieri perché possano ritirare la pensione di chi ha più di 75 anni portandogliela a casa”. Alla domanda sul picco di accessi in questi giorni agli sportelli per l’identità digitale spiega che questo “è il segno di un altro successo”: “Poste è di gran lunga il primo fornitore di Spid in Italia. Un servizio che offriamo gratuitamente e che ci è costato decine di milioni di investimenti. E in queste settimane, con l’arrivo del cashback di Stato, ai nostri 12 milioni di Spid se ne stanno aggiungendo altri 200 mila al giorno. Un impatto forte che ha effetti anche sugli altri servizi. Per questo abbiamo deciso che per completare le procedure per lo Spid andando allo sportello si dovrà prendere appuntamento”.