Poste italiane conferma il suo impegno e la sua vocazione inclusiva offrendo il sostegno a un progetto della Comunità di Sant’Egidio che prevede interventi di contrasto alla povertà della popolazione più colpita dagli effetti economici e sociali della pandemia, in trenta città e quindici regioni italiane, in particolare nelle aree periferiche. Il progetto, che si pone l’obiettivo di trovare nuove risposte per evitare il cronicizzarsi della povertà e delle situazioni critiche venute a galla durante la pandemia, prevede il potenziamento dei punti di ascolto attraverso i quali la Comunità di Sant’Egidio potrà realizzare in maniera ancora più capillare percorsi di inserimento lavorativo, sociale e professionale nonché la distribuzione di generi di prima necessità. “Questo progetto nasce dopo un anno che ci ha visto travolti dall’emergenza sanitaria – ha spiegato al TG Poste Stefano Carmenati, amministratore della Comunità di Sant’Egidio – Nei nostri centri abbiamo, a seconda delle città, richieste raddoppiate o triplicate nell’arco di pochi mesi. Stiamo seguendo circa 30mila persone sia nella distribuzione sia nel sostegno”. Dall’estate in poi c’è stato un afflusso continuo di famiglie in difficoltà e di tante persone che si sono ritrovare senza lavoro e non sapevano come andare avanti. Grazie alla sua presenza capillare sul territorio Poste, secondo Carmenati, aiuterà a rispondere alle esigenze delle singole persone e aiutarle a ripartire.
Qui il servizio del TG Poste.