Ezio Bosso celebrato con un francobollo
Il francobollo dedicato al maestro Ezio Bosso

“Ogni volta che ci viene chiesto di scrivere qualcosa su Ezio per noi non è mai facile: per la maggior parte delle persone era il musicista, direttore d’orchestra, compositore o “pianista all’occorrenza” che avete conosciuto grazie ai suoi concerti, alle interviste o nei suoi programmi televisivi ma per noi prima di tutto rimane un figlio, un fratello ed uno zio”. Queste righe sono il testo che accompagna l’emissione del francobollo dedicato a Ezio Bosso, che fa parte della serie tematica “Le Eccellenze dello Spettacolo”. Parole toccanti, alle quali si aggiunge un ringraziamento “al Ministero dello Sviluppo Economico, all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e a Poste Italiane che a solo un anno dalla sua scomparsa scelgono di celebrarlo con un’importantissima iniziativa come quella che avete tra le mani”. Dedicata a un compositore pluripremiato ed eseguito in tutto il mondo, Ezio Bosso è anche tra i best sellers discografici europei nel segmento classico.

La carriera del maestro Bosso

La carriera di Ezio Bosso è stata piena di successi. È stato direttore stabile e Artistico della Europe Philharmonic Orchestra, già Stradivari festival Chamber Orchestra, Sony Classical International Artist dal 2016, a febbraio 2018 è stato nominato Steinway Artist. È inoltre Testimone e Ambasciatore internazionale dell’Associazione Mozart14, eredità ufficiale dei principi sociali ed educativi del Maestro Claudio Abbado, diretta dalla figlia Alessandra: una conferma dell’impegno didattico e sociale del Maestro Bosso.

Testimone

Ezio Bosso è stato il testimone ufficiale della Festa Europea della Musica per il 2018. Negli ultimi due anni ha diretto l’Orchestra Filarmonica del Teatro La Fenice di Venezia, l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, di cui è stato Direttore Principale Ospite e che ha trionfalmente condotto sia nel teatro della città a dicembre 2016 sia in Piazza Maggiore davanti ad oltre 10.000 persone per l’Opening Act del G7 Ambiente. Ha diretto la Georgian State Opera and Ballet per il gala operistico con le dive del canto Nino Surguladze e Carmen Giannattasio per il tradizionale concerto benefico del Primo Maggio, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia per due anni consecutivi entrambi coronati da sold out. E ancora: l’Orchestra del Teatro San Carlo, l’Orchestra Sinfonica Siciliana, l’Orchestra da Camera di Mantova, l’Orchestra da Camera Lituana, l’Orchestra Filarmonica Toscanini di Parma, l’Orchestra Filarmonica del Teatro Verdi di Salerno, l’Orchestra Giovanile Italiana di Fiesole, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino.

Quel messaggio di Unione

Indimenticabile rimane la lettera che il Maestro Bosso indirizzò a tutti i cittadini europei per sensibilizzare al voto delle Europee del 2019. “Quanto è bella la parola Unione – scriveva – Deriva da unus, essere uno. Significa divenire un unico corpo, condividendo le nostre singolarità e nutrendo attraverso l’altro la nostra esistenza”. “Io in una sera, quando dirigo o suono, ho la fortuna di poter essere tedesco, inglese, austriaco, ceco o polacco pur restando con orgoglio italiano. Partecipare a un’Unione diventa una forma di liberazione vera e propria, è l’opportunità di trascendere nell’idea di “altro”.

La nostra libertà

Noi cittadini – si legge sempre nella lettera – (che vuole dire “libero” e anche a questo va ricordato e protetto) come in ogni Unione siamo chiamati a portare il nostro contributo tramite gesti che contengono opinioni, manifestano problemi, ci rendono parte di ogni luce. E il primo piccolo gesto per esprimere la nostra libertà, per rafforzare il nostro diritto a riconoscerci, a dare e ricevere vicinanza è proprio il voto. Sì, è bella la parola Unione”. “È bello poter dire Sono un europeo – la conclusione di Bosso – Sono me stesso e sono insieme all’altro. Sono unito. Perché l’Unione europea non è solo un’istituzione. È la definizione di un sentire. È la dichiarazione di un sentimento. L’Unione europea siamo tutti noi. Ogni giorno”.