Truffa a un anziano sventata da un'impiegata di Poste Italiane

Le truffe ai danni degli utenti, molto spesso anziani, sono un fenomeno che non accenna a diminuire: ciclicamente vengono a galla nuove vittime, spesso derubate dell’intera pensione quando non dei risparmi di una vita. Il consiglio base è sempre quello: quando si hanno dei dubbi, chiedere sempre alle forze dell’ordine oppure a qualcuno che abbia competenze. È il caso dell’anziano residente a Sacile (Pordenone), che ha evitato una truffa grazie all’intervento di una impiegata di Poste Italiane. Ne riferisce in un articolo il quotidiano Il Messaggero Veneto.

L’aiuto allo sportello di Poste

Decisivo, come riferisce l’articolo a firma Chiara Benotti, il colloquio del pensionato con l’impiegata allo sportello di Poste Italiane. L’uomo vi si era recato per compilare il vaglia destinato ai truffatori: “Devo versare 520 euro per sbloccare il mio computer – ha detto – Sulla posta elettronica è arrivato il messaggio: pagare 520 euro per fare funzionare il computer”. Immediato il consiglio dell’impiegata dell’ufficio di via Cavour a Sacile: “Non paghi i 520 euro perché è una truffa, porti il suo computer alle forze dell’ordine”. L’anziano ha salvato il suo denaro dalla truffa e altri clienti in fila l’hanno incoraggiato.

I consigli di Polizia e Comune

L’articolo cita poi il vicesindaco di Sacile Alessandro Gasparotto: “I truffatori on line chiedono soldi per ripristinare il contenuto del computer, dopo che un “file” l’ha criptato”, ricorda. Il messaggio è ripetuto anche dagli uomini della polizia locale agli anziani e ai cittadini che chiedono consigli per la sicurezza informatica e il comune di Sacile, come molti in Italia, ha organizzato una serie di incontri con i Carabinieri sul tema che ripartiranno nel 2022

Occhio alle false operazioni

L’articolo spiega che tra le truffe sempre in agguato ci sono quelle che riguardano le false richieste di operazioni da effettuare anche con PostePay: “Stiamo in allerta sull’accessibilità del conto corrente e della carta di credito – dice ancora il sindaco di Sacile – Si tratta di una serie di truffe che i pirati telematici mettono in campo: approfittano di una minima disattenzione per entrare senza consenso nei nostri conti correnti o carte di credito. L’obiettivo è ripulire i conti postali e bancari. Non fidarsi dei link che arrivano via mail, la prudenza è la prima difesa. Nel caso in cui ci si imbatta in una delle frodi è meglio rivolgersi alle forze dell’ordine e agli esperti informatici”.