Servizi Finanziari: ricavi a 1,2 miliardi di euro nel terzo trimestre

Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti hanno definito i termini di un accordo relativo al risparmio postale e quindi relativo a buoni e libretti. Guido Nola, responsabile di BancoPosta, spiega nel dettaglio i termini dell’accordo: “Si tratta del miglior accordo possibile in questo momento storico, c’è ottimo equilibrio fra i nostri bisogni e quelli di Cdp”, sottolinea.

Si torna a ruoli ben definiti

Nola mette in evidenza i punti chiave: “C’è anche un cambio di paradigma importante, nuovo rispetto al passato. Siamo tornati a ruoli ben definiti per il collocatore e per l’emittente. Torniamo a prenderci un po’ di spazio sia sulle scelte della comunicazione sia sugli investimenti. Nei mesi siamo giunti a capire insieme a Cdp che noi avremmo continuato a spendere per dare visibilità al risparmio postale, in tutte le situazioni in cui fosse necessario, per incrementare le vendite”.

Aspetti positivi sulla remunerazione

L’altro aspetto trattato è quello relativo alla remunerazione. Nola spiega: “L’aspetto fondamentale non sono i ricavi ma il fatto che la remunerazione sia più sostenibile, perché prima una larga parte della racconta veniva remunerata solo con una commissione di vendita, in questa nuova convenzione ci sarà sia una commissione di vendita che una commissione di manutenzione che vale fino alla scadenza dei Bot”.

Tassello chiave per Sustain&Innovate 2024

Questo accordo, come spiega ancora Nola, è un tassello fondamentale per la realizzazione del piano industriale Sustain &Innovate 2024: “Credo che ci fossero tre grossi pilastri che il piano doveva confermare: uno era l’accordo sul nuovo contratto di lavoro, l’altro era il rapporto con Amazon e il terzo era l’accordo sul risparmio postale, che era rimasto l’ultimo da chiudere per rendere “derisking” la visibilità sul nostro piano. Ed è bene che sia arrivato prima della fine dell’anno”.

Risparmio postale molla degli investimenti pubblici

Da sempre il risparmio postale gioca un ruolo determinante negli investimenti pubblici del Paese. Nola aggiunge: “L’ad di Cdp Scannapieco ha detto che il ruolo di Poste è centrale per portare il risparmio degli italiani a diventare un motore di crescita e di investimenti. Il nostro ad ci ha ricordato come gli oltre 300 miliardi di questa raccolta sono la fonte più stabile di finanziamento dello stato. Queste due cose parlano da sole per confermare la centralità di Poste Italiane nella struttura economica del Paese”.

Qui sopra, il servizio del TG Poste.