Ricordi di Poste: Giuseppe e la “seconda” famiglia: “Poste per me è casa”

Nella storia dei dipendenti di Poste Italiane si ritrova la storia del nostro Paese. In “Ricordi di Poste”, raccogliamo le testimonianze degli ex dipendenti che scrivono alla redazione e che, attraverso i loro racconti, contribuiscono a mantenere vivo il legame tra le generazioni. Come questa, partecipata e intensa, di Giuseppe Costanzo.

È con molto piacere che ricevo come pensionato il periodico Postenews, anche se già leggevo quello di mio figlio anche lui postelegrafonico in servizio. Per me è stata veramente un’ottima idea far pervenire a noi tutti pensionati Postenews, perché ci fa rivivere con nostalgia quello che abbiamo dato e ricevuto da una delle più grandi aziende nazionali, Poste Italiane. Sono Giuseppe Costanzo, ex postino nato a Pedivigliano (Cs) il 16/08/1946, pensionato dal 2007, dopo 35 anni di servizio postale più altri cinque in altre attività.

La mia storia: sono stato iscritto come sostituto portalettere nell’ufficio di residenza Pedivigliano dove sono nato; dal 1969, dopo otto anni di sostituto, sono passato di ruolo nel 1977, prima destinazione Reggio Calabria con assegnazione scambista a Rosarno Ferrovia, un successivo passaggio all’ufficio Taurianova con mansioni di portalettere. Dopo circa due anni ho ottenuto il trasferimento in provincia di Catanzaro, assegnato all’Ufficio P. T. di Martirano Antico. La permanenza in quel comune è durata 20 anni, i migliori anni della mia giovinezza, avendomi creato un rapporto di stima e di amicizia con tutti i colleghi che ho avuto modo di frequentare oltre che con l’intera popolazione, dai più piccoli ai più grandi.

Sono stato sempre disponibile con tutti, principalmente con quei cittadini che abitavano nelle varie campagne, in quanto, non essendo loro in possesso di automezzi mi chiedevano un passaggio e io, con tanto piacere, non mi sono mai rifiutato e ho sempre cercato di andargli incontro per tutto ciò che mi era consentito rispettando sempre le disposizioni della nostra azienda.

Durante quei venti anni ho partecipato a tanti matrimoni, di coppie che avevo visto nascere, le mie amicizie si erano anche estese a tutto il mio nucleo familiare e ancora oggi si continuano a mantenere. Un particolare ricordo è quello della signora del bar Mariantonia che, quando passavo davanti al locale o entravo mi diceva: «Peppino, vedi che stamattina ti hanno lasciato pagato il caffè Tizio e Caio» cosa che si ripeteva in continuazione e in più, se capitava di entrare con degli amici, mi diceva: «È tutto pagato». Ancora oggi mantengo le amicizie e la stima di tutti e loro ricambiano con affettuosità ricordando sempre i buoni consigli che davo, principalmente come investire i loro piccoli risparmi presso le Poste Italiane, sottoscrivendo principalmente dei Buoni Postali Fruttiferi che erano i migliori investimenti di quegli anni e che io stesso, a tutt’oggi, quando ho possibilità, continuo a farli persino cartacei, che è la mia passione.

Nel 1997 ottenni il trasferimento per l’ufficio di Motta S. Lucia, a 4 km dal mio paese, sempre in provincia di Catanzaro dove mi sono trovato anche molto bene sia con i colleghi che con tutta la popolazione che mi ha sempre dimostrato stima e amicizia per i miei comportamenti durante il servizio di recapito e per le cortesie che mi chiedevano e che io potevo soddisfare. Dal 2004 un nuovo trasferimento in provincia di Cosenza, Ufficio P. T. di Scigliano.

Cari colleghi postini, questo lavoro prestato per l’Azienda Poste Italiane è stata la migliore soddisfazione della mia vita, così come è stata dopo avere avuto come Direttore dell’Ufficio il collega Domenico Bianco, persona indiscutibile per le sue capacità gestionali, specialmente dopo le nuove direttive aziendali e i continui aggiornamenti quotidiani, persona umile e gentile con tutta la clientela e allo stesso modo con tutti colleghi e colleghe che si alternano nel suo ufficio, attualmente a Bianchi, dove io vado spesso a salutarlo e lui mi ribadisce sempre di essere stato un portalettere affettuoso con tutti. Il mio pensionamento risale all’anno 2007, ma la nostalgia aziendale di Poste Italiane mi rimarrà sicuramente per tutta la vita.