Una portalettere medaglia d’oro in Europa, trionfo di Patrizia Aletta nel lancio del martello

Portalettere e campionessa. Patrizia Aletta, 50 anni, di Caserta, è un esempio straordinario di come si possa conciliare un lavoro bello e importante, oltreché impegnativo, come quello di portalettere per Poste Italiane con la passione sportiva.  Proprio in questi giorni a Braga, in Portogallo, Patrizia ha conquistato la medaglia d’oro nei campionati europei Master indoor categoria F50 nel lancio del martello, con la misura di 45,77 metri. Alle sue spalle, ma piuttosto lontana nelle misure,  la finlandese Satu Lehtonen con 45,22, quindi bronzo per la svedese Annelie Schldstrom.

Corrispondenza e sport

Da 13 anni portalettere, Patrizia Aletta al mattino consegna la corrispondenza e al pomeriggio smette gli abiti da lavoro e indossa la tua sportiva dell’Atletica Agro Aversano, società per la quale gareggia. Non solo lancio del martello, ma anche pentathlon di lanci, una disciplina durissima, dove ogni atleta si cimenta nel lancio del martello, del disco, del giavellotto, del peso e del martello con maniglia corta. Di questa disciplina è campionessa italiana, titolo recentemente conquistato ad Enna con record di punti. Questi due successi si aggiungono ai due argenti nel martello e nel martello a maniglia corta agli Europei del 2018 a Venezia per la categoria SF45 e dopo la medaglia d’oro vinta quando di anni ne aveva 35 nel pentathlon di lanci SF35.

La donna dei record

Proprio per questi successi, quasi tutti arrivati con miglioramento del risultato, viene definita la donna dei record. Ed oltretutto, oltre ad essere una portalettere attenta alle esigenze di ciascuno, sempre pronta a scambiare una parola e un sorriso con le persone che incontra mentre consegna la posta, è anche un esempio di sportività e correttezza. “Un motivo di orgoglio per tutta Poste Italiane – è stato detto nella notizia a lei dedicata all’interno del TG Poste – Davvero una bella storia, perché coniuga il grande impegno per Poste alla passione sportiva. A lei vanno i nostri complimenti”. E lei dice: “Non cambierei il mio lavoro per nulla al mondo: si gira, si incontrano persone, nessun giorno è uguale all’altro. E poi in Poste mi sento a casa”.