Uova colorate con le spezie e km zero: ecco come rendere sostenibile la Pasqua

Dalle decorazioni al pranzo, dalle uova agli sprechi: WWF Italia presenta la guida per festeggiare la Pasqua alleggerendo il nostro impatto sul pianeta, senza trascurare nuove mode che prevedono, per esempio, servizi da tavola spaiati e riutilizzabili.

Dalle uova al km zero

Sono sette gli ecotips della ong. Il primo sono decorazioni di Pasqua fai-da-te come uova dipinte, nastri e fiori realizzati con carta e altri materiali di riciclo. Come coloranti si possono usare cibi e spezie: la curcuma il giallo, le rape rosse per il fucsia, gli spinaci per il verde. Il secondo consiglio sono i prodotti a km zero e di stagione a partire da asparagi, agretti e fave. Il terzo è fare la spesa in modo consapevole, quindi evitare imballaggi inutili e acquisti eccessivi. Il quarto ecotip riguarda le uova di cioccolato, che devono avere certificazione bio o legate ai criteri di sostenibilità ambientale e sociale. Non vanno sottovalutati poi gli avanzi, da congelare o riutilizzare in modo creativo.

No sprechi e imballaggi

Gli ultimi due punti raccomandano attenzione alle etichette per la buona conservazione degli alimenti e la limitazione degli sprechi e, infine, la cura nello smaltimento dei rifiuti, che è più complicato durante le feste.  I consigli del WWF tendono sia a ridurre il più possibile il consumo materiali usa e getta, proponendo alternative riutilizzabili (sono di moda, per esempio, i servizi da tavola spaiati), sia a incoraggiare l’acquisto di oggetti sfusi o con imballaggi ridotti, evitando l’overpackaging. Una regola generale che vale per plastica, vetro e metalli è che si riciclano solo gli imballaggi, oggetti in plastica vetro e metallo che non siano imballaggi vanno nell’indifferenziata. Altra regola importante è quella di ‘ridurre il volume’ dei rifiuti, cioè schiacciare gli imballaggi prima di metterli nel bidone della differenziata. Per quanto riguarda le bottiglie, per esempio, va appiattita la superficie laterale piuttosto che schiacciarle dal tappo verso il fondo, questo per facilitarne l’identificazione in fase di riciclo.