A San Severo si promuove la pace tra i popoli del Mediterraneo

Il Centro Culturale “Einaudi” di San Severo in questa prima parte dell’anno organizza incontri per discutere e riflettere su quanto accade intorno a noi e lo fa con i propri mezzi e con il proprio stile, opponendo i libri, le penne, lo studio alle armi. Della triste condizione femminile in Afghanistan ha parlato ieri Tiziana Ferrario, giornalista, inviata, scrittrice, Premio “M. G. Cutuli“ 2005, il 28 aprile. Un incontro, quello di San Severo, importante per adulti e giovani per seminare la pace.

La cultura dell’impegno

Domenica 27 marzo la parola è stata data, invece, a Simone Cristicchi, con la canzone la Pace, poi ad Hafez Haidar poeta, scrittore, docente universitario, candidato al Nobel per la Pace, Ambasciatore del Premio Cutuli nel mondo che ha ricevuto nel 2016. Sono stati letti alcuni brani dalle sue opere diventate bestseller, sono seguite letture di Hikmet e Neruda. Accompagnati dal mantra delle reti televisive, fatto di parole e immagini, di collegamenti con i giornalisti inviati e corrispondenti, quasi tutti ospitati dal Centro Culturale “Einaudi” in questi ultimi vent’anni, con le prospettive incerte e le dinamiche nebulose che si profilano all’orizzonte sul piano economico, energetico, sanitario, socio-culturale, con la certezza che la lunga mano della guerra cambierà le nostre abitudini, ma soprattutto il nostro mondo patinato e superficiale a cui i politici ci hanno abituati in cambio del voto.

Promuovere la pace

“Perché le coscienze – chiosa la Presidente Rosa Tomasone – non si addormentino e non si abituino ai crimini e al grido di dolore che proviene da tante parti del mondo, riteniamo doveroso essere vigili e operativi e per chi, come me, fa parte del Comitato d’Onore di ‘Catena Donna per la Pace’, opera in tanti consessi nazionali e internazionali, promuove eventi culturali del Consiglio d’Europa, dirige un Centro Culturale che vede la guerra come ‘spada di satana’, la pace, diventa il filo conduttore che ha da sempre caratterizzato le scelte di tutte le attività. Nell’insegnamento, come nei progetti ho sempre ritenuto che il bene supremo fosse la pace, due esempi su tutti: il Premio Giornalistico M. G. Cutuli per promuovere la pace, il Corteo Storico Carlo V per promuovere la pace tra i popoli del Mediterraneo. Sono pietre miliari che da decenni ci caratterizzano e che coinvolgono tanta parte della società. Oggi la pace sembra essere sempre più un concetto astratto e le parole restano inascoltate, nonostante le autorevolissime voci che si levano a difenderla. Una per tutte quella di Papa Francesco che ha ricevuto da noi il Premio Cutuli 2021: l’ulivo della Pace come ‘Testimone del tempo e Messaggero di Pace’”.