Risparmio e finanza: l’impegno di Poste al Festival dello Sviluppo Sostenibile

Trentacinque milioni di clienti, quasi 13 mila punti vendita, poco meno di 600 miliardi di euro di risparmio degli italiani gestiti: Poste italiane è a tutti gli effetti un’infrastruttura del Paese.  Ogni giorno i cittadini entrano in contatto con il Gruppo per diverse esigenze, dallo Spid alla spedizione dei pacchi, dal conto corrente alle assicurazioni e così via. Questo permette al Gruppo di sostenere da decenni lo sviluppo del Paese. A fare il punto sulle attività recenti di Poste Italiane sul tema della sostenibilità e sul suo impegno per l’Italia è stato Stefano Giuliani, amministratore delegato BancoPosta Fondi SGR, nel corso di un suo intervento durante la nuova edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile.

L’Impegno di Poste per il territorio

Il Gruppo Poste Italiane considera lo sviluppo sostenibile parte integrante della sua strategia: non a caso pubblica il bilancio integrato e segue gli otto pilastri dello sviluppo sostenibile – dall’innovazione alla finanza sostenibile al supporto ai territori. Per esempio, durante la pandemia il gruppo ha sviluppato una propria piattaforma tecnologica tramite la quale ha distribuito più di 25 milioni di vaccini, aiutando le regioni italiane in un momento complicatissimo. È in piedi anche un accordo con i piccoli comuni sotto i 15.000 abitanti per supportare il rapporto con la pubblica amministrazione. Il gruppo poi ha fornito più di sei milioni di ore di formazione ai dipendenti, garantisce la parità tra uomini e donne impiegati ed è vicino all’utilizzo del 100% di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili.

I risultati di Poste

Sono tanti gli elementi con i quali si fa sostenibilità in azienda e un gruppo complesso come Poste Italiane ha bisogno di lavorare con equilibri multipli, tenendo conto degli interessi di diversi soggetti, dagli azionisti ai cittadini allo Stato italiano. Ciò non impedisce a Poste di ottenere risultati importanti: ad oggi può contare 11 miliardi di ricavi, quasi 2 miliardi di titolo operativo, più di un miliardo e mezzo di utile netto e performance di borsa a 3 e 5 anni superiori a quelle dei mercati italiani o europei. L’esempio di Poste Italiane dimostra come fare sviluppo sostenibile d’impresa non solo è possibile, ma doveroso.

Risparmio e tutela del risparmio

Un altro tema affrontato nel corso dell’incontro è il risparmio. Una tematica forse ancora poco affrontata in Italia, dove la cultura finanziaria tende ad essere più bassa di quella di altri stati europei. Questo può essere visto come un problema, tenuto conto che l’Italia è anche uno dei Paesi con il tasso di risparmio più elevato d’Europa. A riguardo, uno degli obiettivi di Poste è quello di supportare i cittadini ad un uso più consapevole del risparmio.  Sotto questo punto di vista è importante aiutare coloro che sono a contatto diretto con i clienti a migliorare le proprie capacità di dare aiuto e supporto, attraverso la formazione su temi tecnici.

L’attenzione alla sostenibilità

Negli ultimi anni si è anche ampliato il tema del risparmio sostenibile. Poste, facendo finanza sostenibile, si muove entro linee guida attraverso le quali scegliere gli investimenti, allineandosi alle best practices. Inoltre, il Gruppo porta spesso investimenti tali nelle aziende da poter interloquire sui temi della sostenibilità. Si riesce quindi ad aggregare le forze dei risparmiatori, in una misura tale da cambiare il modo in cui le aziende gestiscono le loro attività dal punto di vista ambientale.

Qui sopra, il servizio del TG Poste.