Consumi sostenibili: il 70% degli italiani preferisce un ristorante etico e green

Non è solo il cibo a indirizzare le scelte dei consumatori quando si parla di ristoranti, ma sono anche sostenibilità ed eticità. È quanto emerso da un’indagine condotta dall’Università Popolare degli studi di Milano. Secondo lo studio, la sostenibilità incide fortemente nella scelta del ristorante per il 71% degli intervistati. Sapere che un locale è attento all’ambiente, utilizzando prodotti biologici, magari a km zero, e che riduce la sua impronta ambientale attraverso l’uso di energia green, può farlo preferire anche a chi offre un menù migliore.

L’appuntamento

Altro aspetto importante per i clienti è l’eticità con cui viene trattato il personale. Sapere che un ristoratore tratta in modo corretto i propri collaboratori è motivo di preferenza per circa 2 intervistati su 3 (61%). Questi temi saranno al centro dell’appuntamento Restaurant for Future, organizzato da RistoBusiness (16 novembre, Fico Bologna). “Un team soddisfatto e appagato lavora meglio e produce di più – commenta Emiliano Citi, Ceo & Founder di RistoBusiness – e si sente maggiormente coinvolto nel business, prendendone più a cuore anche i risultati. E questo genera vantaggi per entrambe le parti, che sono apprezzabili già nel breve periodo: da un lato, l’imprenditore ha entrate più alte, dall’altro, il maggior flusso di cassa garantisce ai collaboratori un lavoro regolare e ben retribuito”.

Gli ospiti

Sono oltre 700 gli imprenditori della ristorazione che saranno presenti a Restaurant for Future. Tra i relatori, il divulgatore scientifico Luca Mercalli e Federico Quaranta, conduttore radio e tv. Tanti i temi che verranno messi sul tavolo, dalle prospettive future a cosa fare per uscire dalla crisi. Tra le proposte anche l’introduzione del bollino Ape blu, che indica la sostenibilità per i ristoranti, come le stelle Michelin fanno con la qualità della cucina e del servizio. Si parlerà anche di rincari energetici e delle materie prime, che stanno costringendo molte attività alla chiusura, la difficoltà nel reperire personale, ma anche la questione del lavoro nero.