Si consolida, dopo anni di forte crescita, il consumo di contenuti digitali d’informazione e intrattenimento in Italia, con il 2023 che ha visto raggiungere i 3,6 miliardi di spesa, con una crescita del 5% rispetto all’anno precedente. A dirlo è l’Osservatorio Digital Content promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, che evidenzia come a spingere il settore siano soprattutto l’informazione, i video di intrattenimento e i contenuti musicali.

La spesa settore per settore

Il settore più rilevante in valore assoluto è l’intrattenimento video, che pesa il 44% della spesa totale, con circa 1,6 miliardi, e che cresce anno su anno del 7% in termini di spesa del consumatore. Segue il settore del gaming, che copre il 42% della spesa del consumatore con oltre 1,5 miliardi, e che torna a crescere dopo la leggera contrazione del 2022, registrando un 2% rispetto all’anno passato. Più distante il settore dell’audio digitale, che rappresenta solo il 9% del totale del mercato, con circa 325 milioni, ma che cresce a un tasso decisamente superiore rispetto alla media del mercato, segnando un aumento del 18%.

La raccolta pubblicitaria

Guardando, invece, alla raccolta pubblicitaria, quella del settore video cresce del 14% rispetto al 2022, mentre a correre è anche e soprattutto il settore audio, con un 24% in più rispetto a un anno fa. Cresce del 5%, invece, la raccolta nel settore dell’informazione ed eBook, che però rimangono ancora poco rilevanti in termini assoluti, rappresentando il 5% della spesa totale con 170 milioni. “Per la prima volta, dopo anni di crescita a doppia cifra, i volumi di spesa, seppur in aumento, sembrano consolidarsi. Negli anni passati la crescita è stata trainata principalmente da un forte dinamismo dell’offerta, dall’espansione della base clienti e dalla situazione pandemica. Nel corso del 2023 la crescita è legata principalmente a un aumento generale dei prezzi medi da parte delle piattaforme e alla crescente base utenti che ha fruito dei contenuti a pagamento” afferma Samuele Fraternali, direttore dell’Osservatorio Digital Content del Politecnico di Milano.