poste ambiente

Poste Italiane considera la tutela dell’ambiente un pilastro imprescindibile della sua azione di crescita. La capillarità sul territorio, con i suoi circa 12.800 uffici postali e la rete logistica più grande d’Italia, le impongono di adottare soluzioni che puntano a diminuire la propria impronta ambientale. A sottolinearlo è un approfondimento del “Dossier Grandi Opere” del Quotidiano Nazionale.

L’offerta Energia

Già oggi il 99% del fabbisogno di energia elettrica del Gruppo proviene da fonti 100% rinnovabili. Inoltre, si legge, l’azienda ha avviato un completo rinnovamento del parco mezzi, sia introducendo soluzioni di smart building sugli immobili (circa 2.000 edifici) e sta installando impianti fotovoltaici sugli edifici di piccole, medie e grandi dimensioni. Nel 2022, spiega ancora il Dossier uscito con Giorno, Resto del Carlino e Nazione, Poste è anche entrata nel mercato dell’energia con una proposta di luce e gas completamente green e vicina alle persone. L’energia elettrica venduta proviene al 100% da fonti rinnovabili prodotte in Italia e le emissioni di anidride carbonica del gas immesso al consumo sono totalmente compensate.

La sostituzione della flotta

Sul fronte della mobilità, Poste si è impegnata nella sostituzione dell’intero parco veicoli con nuovi modelli a propulsione elettrica, ibrida ed endotermica. L’obiettivo è sostituire entro il 2024 l’intera flotta e arrivare a 27.800 veicoli a ridotto impatto riducendo così del 40% le emissioni. “Abbiamo preso impegni precisi – ha detto l’amministratore delegato di Poste Italiane Matteo Del Fante – con il lancio del piano. E quindi andremo ancora più veloci di Parigi nel raggiungere gli obiettivi di emissioni: avremo il 40% di riduzione per tutta la nostra flotta entro il 2024 e continueremo a usare le energie rinnovabili per alimentare i nostri centri di smistamento, le nostre fabbriche, i nostri uffici e gli uffici postali”. I risultati di questa politica sono evidenti, poiché Poste Italiane è passata dall’11% del 2016 al 37% del 2022 di mezzi green che compongono la flotta aziendale. Per la propria flotta operativa, oggi il Gruppo conta circa 4.500 colonnine di ricarica che diventeranno 6.200 unità entro fine anno.

Il modello Green Delivery

Ma, nota Quotidiano Nazionale, Poste è impegnata anche nella riduzione dell’impatto ambientale legato al recapito dei pacchi e-commerce. Attraverso il modello di consegna ‘Green Delivery’ mette a disposizione una rete di punti di ritiro e raccolta dei pacchi, la rete Punto Poste (oltre 15.000 punti di ritiro) e i 12.800 uffici postali, che garantisce maggiore flessibilità per i clienti e, allo stesso tempo, genera benefici ambientali.

Energia solare

Infine, c’è il capitolo legato al fotovoltaico. Poste prevede di realizzare entro fine 2024 circa 300 impianti fotovoltaici di taglia medio/grande che andranno a coprire tutte le regioni italiane e che si aggiungeranno ai circa 25 impianti realizzati tra il 2009 ed il 2020 che oggi producono oltre 1,5 GWh annui. L’intervento permetterà di sviluppare una capacità produttiva di 18 MWp con una previsione di produzione annua di 25 GWh, pari a circa il 6% del consumo attuale. Un investimento totale di 31,5 milioni di euro di cui 7 solo nel 2022. II progetto Smart Building prevede la realizzazione su 2.000 edifici di Poste Italiane di un sistema di Building and Energy Management System (BEMS) con una piattaforma unica di supervisione, gestione e controllo integrato degli impianti per ottimizzare le manutenzioni e l’efficientamento energetico.