Sicilia: alla scoperta del Castello dei Conti di Modica con la portalettere Caterina

La portalettere Caterina Gargagliano svela uno dei tesori di Alcamo che giornalmente ha il privilegio di ammirare: il Castello dei Conti di Modica. La città del Trapanese torna così per il secondo anno nel network de Le Vie dei Tesori, dopo il successo dell’anno scorso. Un luogo oggi accessibile anche ai visitatori, grazie alla manifestazione che nei prossimi weekend e fino al 5 novembre aprirà in 17 località siciliane le porte di 300 siti d’interesse – tra cui oltre 90 in provincia di Trapani – per visite guidate e passeggiate.

Patrimonio in rete

Il festival, arrivato ormai alla sua XVII edizione, racconta e mette in rete il patrimonio artistico, architettonico e naturale dell’Isola. Il supporto di Poste Italiane al progetto, in collaborazione con tutti i comuni interessati, rientra nel più ampio piano di interventi a sostegno di iniziative territoriali di valore culturale, sociale e ambientale. “Il Castello dei Conti di Modica è un po’ il simbolo della città – racconta la portalettere Caterina – perché si trova nel cuore di Alcamo, proprio su Piazza della Repubblica”. Il castello fu costruito nei primi del ’300 dai Chiaramonte, potenti feudatari che lo edificarono per proteggere il proprio territorio. Inizialmente il magnifico edificio era visto dai cittadini come emblema di prestigio e potenza, ben presto però per gli alcamesi divenne anche un simbolo di oppressione: “Si narra – prosegue Caterina – che gli stessi cittadini presero d’assalto il castello in più di un’occasione, per protesta contro le vessazioni dei signori feudatari sempre più esosi”.

La visita di Carlo V al Castello dei Conti

L’imponente castello rimase possesso dei conti di Modica per oltre quattro secoli, ospitando al proprio interno personaggi illustri: “L’evento storico che si ricorda maggiormente – prosegue Caterina – è la visita dell’imperatore Carlo V, che rimase colpito dalla bellezza e dall’opulenza di Alcamo”. Subì nei secoli avvenire alterne fortune e quando nel 1828 diventò proprietà del comune fu adibito a carcere e persino a stalla. “Oggi il Castello è fruibile e rinato – prosegue Caterina – Negli anni 2000 sono cominciati i restauri e ormai è un luogo di cultura”. Oggi ospita infatti la sede dell’Enoteca regionale della Sicilia occidentale, del Museo Etnografico e al suo interno è allestito il teatrino dell’opera dei pupi. “Sono doppiamente orgogliosa, da cittadina e da dipendente – conclude Caterina – uno dei tesori della mia città in un network di valorizzazione del patrimonio locale e la mia azienda a supporto di questo progetto virtuoso. Una splendida occasione per scoprire la bellezza di luoghi familiari da un nuovo punto di vista”.

Per maggiori dettagli sull’iniziativa è disponibile il sito https://www.leviedeitesori.com/festival-dei-tesori/.