Mercoledì 12 giugno è in programma il webinar gratuito “Gli hacker: dal cyberpunk all’AI” in cui Nicola Sotira, responsabile del CERT di Poste Italiane, racconterà il mondo dell’hacking, dalla nascita del movimento letterario all’influenza sugli sviluppi software, fino alle moderne sfide poste dall’intelligenza artificiale.
Sarà possibile partecipare dal link e presentare in diretta le domande via chat al relatore.
Il cyberpunk: da corrente letteraria a fenomeno sociale
Il cyberpunk è un genere letterario sviluppatosi negli anni ’60 negli Stati Uniti e si caratterizza per la rielaborazione in modo fantastico e avveniristico delle conquiste scientifiche. Si narra di cyberspazio, mondi distopici governati da intelligenze artificiali e strumenti cibernetici, ed i suoi principali rappresentanti sono stati J. C. Ballard, William Gibson, William Burroughs, Philip K. Dick che con il suo “Ma gli androidi sognano pecore elettriche?” ha ispirato il film cult Blade Runner e Neal Stephenson che conia il termine Metaverso nel romanzo “Snow Crash”.
Non è un caso che in anni recenti questi romanzi siano tornati in auge e l’immaginario cyberpunk è quanto mai attuale perché le innovazioni che vengono raccontate nei romanzi stanno entrando a far parte della nostra realtà: AI, realtà virtuali fino alle interfacce neurali non sono più una lontana fantasia cyber.
Il movimento cyberpunk ha ispirato e influenzato generazioni di appassionati di innovazioni tecnologiche, stimolando anche cambiamenti sociali nati con i movimenti hacker, che hanno sfidato il sistema rivendicando la libertà digitale.
La rivoluzione open source
Con lo sviluppo di software e tecnologie nascono le prime grandi aziende tecnologiche e parallelamente evolve la figura dell’hacker, da ribelle informatico a innovatore sociale.
Nel 1997 Eric S. Raymond pubblica il saggio “Cathedral and the Bazaar”, considerato punto di riferimento fondamentale per comprendere la cultura e la metodologia dello sviluppo dei software open source.
Il testo analizza la differenza tra il modello Cattedrale, in cui il software viene sviluppato da un team ristretto e organizzato in modo gerarchico, ed il modello Bazar che all’opposto si basa su una comunità diffusa di sviluppatori che collaborano in modo aperto e decentralizzato.
Questa visione ha avuto un impatto significativo nella comunità tech, promuovendo l’adozione di pratiche collaborative e modelli di sviluppo aperti e trasparenti.
Gli strumenti di Educazione Digitale disponibili sul sito Poste Italiane
Il progetto di Educazione Digitale della Corporate University si propone di fornire agli utenti una panoramica tra le innovazioni tecnologiche e digitali, attraverso webinar gratuiti e contenuti multimediali sempre disponibili all’interno della sezione web, come podcast, giochi, infografiche e videopillole.
Le attività possono essere seguite su LinkedIn, Facebook e X attraverso l’hashtag #educazionedigitale e nella sezione storie di Instagram.