Roma, 7 mag – L’Italia si conferma tra i principali investotori in Francia. Nel 2018, sono stati avviati in Francia 1.323 progetti di investimento estero, il 2 per cento in più rispetto all’anno precedente. Una media di 25 decisioni di investimento alla settimana. Tali decisioni di investimento hanno consentito di creare o mantenere 30.302 posti di lavoro sul territorio francese.

Nel 2018, gli investimenti esteri in Francia provengono da 58 paesi diversi. Gli investimenti generati da paesi europei restano predominanti (61% del totale). I principali paesi investitori in Francia sono gli Stati Uniti (18% dei progetti totali), la Germania (14%) e il Regno Unito (9%). Rispetto all’anno precedente, si registra un incremento del 33% dei progetti di investimento avviati in Francia da società provenienti dal Regno Unito e attive nei settori della consulenza, della finanza, dell’IT e dei servizi informatici.

La presenza italiana in Francia si conferma rilevante. Oltre 1.700 aziende francesi sono controllate da un investitore italiano. Queste filiali francesi di gruppi italiani impiegano circa 63.000 persone su tutto il territorio francese.

Il report 2018 di Business France conferma il ruolo rilevante assunto dall’Italia, con 94 nuovi progetti di investimento in Francia nel 2018 (7% del totale degli investimenti esteri in Francia). Tali progetti di investimento consentiranno di creare o mantenere 1.502 posti di lavoro in Francia. La Francia si conferma come primo paese di destinazione dei progetti d’investimento italiani avviati in Europa (37% dei progetti italiani), seguita dalla Spagna (14%) e dalla Germania (14%). I numeri contenuti nel “Rapporto 2018 sugli investimenti esteri in Francia” confermano quindi l’interesse e la fiducia degli imprenditori esteri, ed in particolar modo italiani, nei confronti della Francia.

Nel 2018, i progetti di investimento italiani in Francia sono stati avviati su quasi tutto il territorio francese (11 regioni su 13). Tuttavia, due regioni francesi accolgono quasi il 50% dei progetti di investimento di origine italiana: la regione Ile-de-France, con il 34% dei progetti, e Auvergne Rhône-Alpes (15%). Seguono poi le regioni Nouvelle-Aquitaine (10%), Région Sud (8.5%) e Hauts-de-France (8.5%).

Natura e tipologie di investimento. Nel 2018, le creazioni di nuovi siti rappresentano il 37% dei progetti italiani avviati in Francia. Notiamo che il 40% dei progetti italiani riguarda l’ampliamento di attività già esistenti in Francia. Questa tendenza può essere interpretata come un segnale di fiducia nei confronti del mercato francese. Le acquisizioni di aziende francesi da parte di società italiane, rappresentano invece il 22% dei progetti totali.

Per quanto riguarda la natura degli investimenti, le imprese italiane sono particolarmente dinamiche nei centri decisionali (27% dei progetti) e nelle attività di produzione (25% dei progetti). Tale risultato conferma la presenza storica delle industrie tradizionali italiane sul territorio francese. Seguono poi i punti vendita (15%), i servizi alle imprese (13%) e i servizi ai privati (10%). Da sottolineare, infine, che l’11% dei progetti italiani avviati in Francia sono investimenti ad alto valore aggiunto, in attività di Ricerca & Sviluppo, Ingegneria e Design.

Le aziende italiane sono all’origine dell’8% degli investimenti esteri realizzati in R&S in Francia. L’Italia è il secondo paese a livello mondiale ad investire in attività di R&S in Francia, dopo gli Stati Uniti (26%), e a pari merito con la Germania (8%).

Ripartizione settoriale degli investimenti. Nel 2018, le società italiane hanno investito prevalentemente nei settori meccanica e metalmeccanica (15% dei progetti, 18% dei posti di lavoro), del tessile e moda (15% dei progetti, 8% dei posti di lavoro) e nel settore turistico alberghiero (12% dei progetti, 20% dei posti di lavoro). Molto significativa la progressione dei progetti italiani nel settore meccanica e metalmeccanica: le aziende italiane sono infatti all’origine di 21% dei progetti esteri totali avviati in Francia in questo settore.

“Il miglioramento dell’immagine economica della Francia si traduce in importanti investimenti in attività industriali. Ne danno testimonianza le multinazionali industriali straniere: Collins Aerospace, leader mondiale statunitense nei sistemi e soluzioni tecnologiche per l’industria aerospaziale che ha investito oltre 18 milioni di euro in Occitania; la società canadese Robotiq, che progetta e produce componenti per robot collaborativi (mani bioniche), che ha scelto Lione per operare in Europa; o ancora il gruppo giapponese Takara Foods, che ha annunciato la creazione di uno stabilimento francese di produzione di “ramen” con un investimento di 1,6 milioni di euro e molti altri ancora”, sottolinea Christophe Lecourtier, direttore generale di Business France.