Milano, 20 giu – Un mercato in forte crescita (+6,3%) con oltre 7 miliardi di investimenti nel 2018 (2,3 miliardi riconducibili al comparto industriale), tre quarti dei quali per innovazioni che integrano tecnologie per l’efficientamento energetico e soluzioni digital nel più complesso sistema di gestione della fabbrica, sfruttando il traino del piano Industria 4.0. E tuttavia in decelerazione rispetto al boom del 2014 e all’aumento a doppia cifra del 2017. Così si presenta il mercato italiano dell’efficienza energetica fotografato dall’Energy Efficiency Report 2019 dall’Energy&Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano.

“E’ un mercato – ha spiegato Vittorio Chiesa, Direttore dell’E&S Group – che ha saputo superare la crisi dei Certificati Bianchi ma il cui tasso di incremento si è ridotto a causa dell’introduzione di norme, come il cosiddetto Decreto Energivori, che diminuendo i costi dell’energia disincentivano gli interventi in efficienza. E’ anche un mercato dove, per la prima volta da tempo, appare in contrazione la marginalità delle ESCo, soprattutto quelle di maggiori dimensioni, e la competizione si fa più aspra da parte delle grandi società di ingegneria”. A conferma di ciò, nel 2018 tre quarti degli investimenti totali sono stati gestiti in casa direttamente dall’impresa, senza il supporto di fornitori di servizi energetici specializzati, e l’indicatore di propensione all’investimento si è attestato più sul mantenimento che sulla crescita, anche a causa dell’acuirsi dell’incertezza sul futuro del comparto industriale.

E in futuro? Il potenziale di mercato atteso nel triennio 2019-2022 per l’ottimizzazione energetica nel comparto industriale oscilla tra i 9,84 miliardi dello scenario peggiore e gli 11,95 di quello più ottimistico, con un volume d’affari medio annuo compreso tra i 2,5 e i 3 miliardi e un tasso di crescita inferiore a quello degli investimenti totali.

Gli investimenti in efficienza energetica realizzati nel 2018 in Italia ammontano a 7,1 miliardi (+6,3%), con un trend che negli ultimi 5 anni si è mantenuto positivo ma non ha ripetuto il boom del 2014 e la crescita a doppia cifra del 2017. Il segmento Home & Building guida la classifica (65%), seguito dal comparto industriale (2,3 miliardi, il 33%) e dalla Pubblica Amministrazione, che con appena il 2% degli investimenti ha avuto tuttavia l’incremento maggiore rispetto al 2017 (+12%), paragonata all’Home & Building (+7,6%) e all’industria: solo +4%, accentuando l’effetto di decelerazione dell’intero mercato.

Le soluzioni di efficienza energetica maggiormente adottate nel comparto industriale sono state i sistemi di combustione efficiente e la cogenerazione, con investimenti rispettivamente di 459 e 443 milioni che rappresentano il 40% di quanto speso nel settore e tuttavia risultano in forte calo rispetto al 2017: -7% e -24% (la cogenerazione a causa dell’effetto negativo del Decreto Energivori). Si nota però un incremento molto significativo degli investimenti sul processo produttivo (+50%) dovuto probabilmente all’onda lunga degli effettivi positivi di Industria 4.0. Crescono ancora gli investimenti nei Sistemi di Gestione dell’Energia- 129 milioni, +28% – risultato che deriva dall’obbligo dell’audit energetico ma che è anche segno di come le imprese tendano ad avere un approccio olistico all’efficientamento energetico e non più focalizzato sui singoli interventi.