Roma, 4 lug – L’utilizzo del bonus per le bollette di luce, gas e acqua da parte delle famiglie in difficoltà non decolla. Nonostante una platea di 2,2 milioni di aventi diritto solo il 36% ha usufruito del bonus sociale. Serve quindi un meccanismo diverso che lo renda automatico. Questo l’appello lanciato dal presidente dell’Autorità Stefano Besseghini nella sua prima relazione al Parlamento sull’attività svolta.

Parlando del bonus sociale Besseghini ha evidenziato come “il ricorso a queste agevolazioni non risulta ancora particolarmente esteso pur in presenza di gravi difficoltà economiche nel Paese”. “Gli ultimi dati disponibili indicano in 2,2 milioni le famiglie con una certificazione Isee utile per l’accesso ai bonus, a fronte di solo 800 mila nuclei familiari che hanno effettivamente usufruito del bonus elettrico. Rispetto alla platea dei potenziali aventi diritto si è raggiunto il 36%, peraltro con una significativa variabilità territoriale e per di più con un rapporto inversamente proporzionale alla concentrazione di potenziali destinatari”.

L’Autorità auspica che “sia approvata al più presto una norma, aperta anche al fattivo contributo degli enti locali, che consenta l’efficiente scambio telematico tra la banca dati Inps e quella del Sistema informativo integrato. Introdurre elementi di automatismo nell’assegnazione del bonus aumenterebbe la platea dei beneficiari e determinerebbe una significativa riduzione dei costi di gestione del sistema”.

Besseghini ha chiesto anche che non ci siano a ulteriori rinvii nel passaggio completo al mercato libero dell’energia per i consumatori con il superamento del meccanismo della tutela.
“Il processo – ha evidenziato – avanza a velocità diverse con alcune mancanze tra le quali forse la più rilevante è l’emanazione di un decreto per lo sviluppo di misure di accompagnamento. È quindi evidente che a luglio 2020 potrebbe presentarsi una situazione non ottimale, ma è altrettanto evidente che l’eventuale ulteriore rinvio della scadenza rappresenterebbe un elemento di incertezza che farebbe venire meno il carattere cogente delle diverse azioni”.

Il presidente ha ricordato come “il mercato libero esista ormai da diversi anni e il processo di migrazione ha conosciuto una dinamica crescente con il 43,4% dei clienti domestici che si trova nel mercato libero per il settore elettrico e il 50,1% nel settore gas”.