Roma, 29 lug – Il London Stock Exchange Group, il gruppo che gestisce la piazza finanziaria di Londra e che controlla anche Borsa Italiana, sta conducendo trattative già in fase avanzate sulla possibile fusione mediante acquisizione con Refinitiv, gruppo specializzato su trasmissione dati e analisi. Con un comunicato, la società ha confermato i negoziati diramando una nota sabato scorso, precisando che l’operazione avverrebbe mediante scambio di titoli con azioni Lse di nuova emissione e creerebbe un gruppo con un fatturato complessivo da 6 miliardi di sterline (oltre 6,6 miliardi di euro, prendendo a riferimento il 2018).

Le trattative coinvolgono la ex capogruppo di Refinitiv, Thomson Reuters, e una cordata di fondi guidata da Blackstone, che lo scorso anno aveva rilevato la maggioranza della società. Stima un controvalore di Refinitiv da 27 miliardi di dollari.

Secondo Lse, che ha precisato che la prosecuzione delle trattative e un loro esito positivo non sono scontati, l’operazione porterebbe gli azionisti Refinitiv ad aggiudicarsi il 37 per cento delle azioni e il 30 per cento dei diritti di voto del nuovo Lse Group.

Secondo la holding londinese, la trasformazione digitale dei mercati finanziari e le potenziali ulteriori innovazioni stanno “orientando la domanda degli utenti verso dati e contenuti più sofisticati, assieme ad analisi che vengano diffuse tramite piattaforme flessibili ed aperte”.

Refinitiv conta oltre 40.000 utenti in 190 Paesi, prevalentemente costituiti da imprese, società che operano sulle infrastrutture di mercato, Stati e società finanziarie tecnologiche a cui fornisce dati e analisi mirate su 4 segmenti chiave: investimenti e consulenze, trading, gestione patrimoni e gestione rischi. Ne fanno parte piattaforme come Tradeweb, FXAII e Matching Platform.

Il progetto interviene mentre l’incertezza sulla Brexit ha creato una cappa di incognite sul ruolo di Londra quale polo finanziario.

Proprio in questa prospettiva, Lse afferma che incorporando Refinitiv nascerebbe “un fornitore globale di infrastrutture di mercato, con sede nel Regno Unito, con capacità significative sulle varie tipologie di mercati dei capitali, un leader sulla forniture di analisi e dati con ampia offerta di attività post trading, ben posizionato – recita una nota – sulla crescita futura di un contesto in evoluzione”.

I negoziati sono a una fase avanzata anche sulla futura governance. Lse Group continuerà ad essere guidato dall’amministratore delegato David Schwimmer (che appare come l’artefice di questa operazione), presieduto da Don Robert e con David Warren quale direttore finanziario. Come sempre, oltre alla ratifica dei rispettivi azionisti, un eventuale accordo dovrà anche superare l’autorizzazione delle autorità di vigilanza e antitrust competenti.