Roma, 4 set – Fca annuncia un investimento vicino al miliardo di euro a Pomigliano d’Arco per la produzione del C-UV Alfa Romeo (denominato per il momento col nome Tonale) e della Panda versione ibrida. Lo riferisce il segretario generale della Fim-Cisl, Marco Bentivogli, al termine dell’incontro al ministero del Lavoro con la direzione aziendale per il rinnovo per un altro anno dell’ammortizzatore sociale in scadenza a settembre.

Il nuovo modello Alfa Romeo che fa ritorno a Pomigliano dopo 10 anni e il prosieguo della produzione della Panda anche in versione ibrida nel 2020, getta tutti i presupposti per il rilancio definitivo del sito partenopeo che oggi impiega circa 4.500 addetti.

Un investimento di circa un miliardo già iniziato nel mese di agosto con l’installazione di robot di nuova generazione per la verniciatura. Investimenti che nel corso dei prossimi mesi interesseranno tutte le aree e i reparti dello stabilimento: dal revamping del reparto stampaggio fino al nuovo reparto montaggio, attualmente in disuso, accompagnato da un progetto formativo per tutti i lavoratori.

“Il lancio di un nuovo modello di Fca in un contesto di forte contrazione industriale nel nostro Paese è un segnale importante di controtendenza soprattutto nel settore automotive”, dice Bentivogli. Un fatturato quello dell’automotive in Italia che nel 2018 è valso 93 miliardi di euro, pari al 5,6% del Pil, 5.700 imprese e 250 mila occupati, il 7% dell’intera forza lavoro dell’industria manifatturiera italiana.

“Adesso – aggiunge il numero uno della Fim – è fondamentale dare gambe anche agli altri investimenti previsti dal piano industriale presentato a Balocco e poi a Mirafiori per dare rilancio anche ad altri siti italiani partendo da Cassino, Mirafiori e Modena”.

“La partenza degli investimenti a Pomigliano, propedeutica alla produzione futura del Tonale e all’avvio di una versione ibrida della Panda, è non solo fondamentale per assicurare un futuro di piena occupazione alla storica fabbrica campana, ma è il segnale inequivocabile che il piano industriale va avanti, anche a dispetto del fatto che il settore automotive stia attraversando un ciclo negativo”, dichiara Gianluca Ficco, segretario nazionale della Uilm.