Roma, 5 set – Il 95,7% (94,2% nel 2016) delle imprese con almeno 10 addetti utilizza connessioni in banda larga fissa o mobile. Il 93,6% è connesso in banda larga fissa. La connessione mobile in banda larga cresce dal 63,8% del 2016 al 70,9%. E’ quanto emerge da un report dell’Istat.

Nel complesso, l’intensità di utilizzo della connessione mobile tra gli addetti riguarda il 20,4% degli occupati nelle imprese con almeno 10 addetti (16,4% nel 2016).

Tra le imprese con 10-49 addetti, tre su dieci dichiarano di non utilizzare ancora connessioni mobili per l’attività lavorativa, mentre il 19,1% della loro forza lavoro utilizza dispositivi portatili forniti dall’impresa che permettono la connessione ad Internet mediante la rete di telefonia mobile per scopi lavorativi. Tale percentuale sale fino al 21,8% tra i lavoratori delle imprese di maggiore dimensione.

Tra le imprese con almeno 10 addetti connesse a Internet in banda larga fissa, la velocità massima di connessione cresce con la dimensione senza particolari divari territoriali a livello di macro ripartizione, anche se il Nord Ovest risulta connesso a velocità maggiore delle altre aree. Il 59,1% delle grandi imprese connesse a Internet in banda larga fissa, in crescita rispetto agli anni precedenti (47,4% nel 2016, 40,1% nel 2015 e 33,0% nel 2014), dichiara velocità contrattuali almeno pari a 30 Mbit/s, contro il 21,6% delle piccole, anch’esse in aumento rispetto agli anni precedenti (14,8% nel 2016, 12,3% nel 2015 e 11,9% nel 2014).

Rispetto al 2016, la riduzione della quota di imprese con connessioni più lente è stata di almeno 9 punti percentuali e ha favorito connessioni con velocità di almeno 30 Mbit/s con particolare impatto sulle quote delle imprese con almeno 50 addetti, di quelle del Nord Est e dei servizi. Una crescita che, anche se ancora lontana dagli obiettivi 2020 della strategia italiana per la banda ultra larga, sembra recuperare, almeno in parte, il ritardo accumulato.